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Dolomiti segrete

All inclusive

Le strade di Passo Falzarego, Passo Giau, Passo Pordoi, Passo Sella e tutti gli altri famosi passi dolomitici, rendono facilmente accessibili tante e belle pareti, visibili e facilmente raggiungibili dall’auto. Ma oltre a tutte queste possibilità, le Dolomiti offrono un mondo segreto, di pareti sconosciute e selvagge.

 

Questa sezione è dedicata a coloro i quali cerchino un avventura con noi, più lontano possibile dai tracciati battuti, che abbiano la voglia di affrontare lunghi avvicinamenti e rientri avventurosi. Le vie che andremo a proporvi sono raramente ripetute e sicuramente non famose. Non per questo meno belle: spesso anzi ci sorprenderemo come girato l’angolo sia così facile scoprire un mondo verticale sorprendente.

 

 

focus

posti selvaggi

tipo di attività

arrampicate classiche su roccia

livello richiesto

buona esperienza alpinistica

programma personalizzato

vedi “info”

Info
Durata
livello
DOVE
PROGRAMMA PERSONALIZZATO
CARATTERE ITINERARIO
ATTREZZATURA
OFFERTA BEST DAYS
PACCHETTO ALL-INCLUSIVE
LA VOSTRA GUIDA ALPINA
una lista di vie selvagge

 

 

PIZ DEL CORV, via Opera Buffa V+-VI, 350 metri:

questa via percorre una bella e assolata parete sopra l’abitato di Selva di Cadore. L’avvicinamento è di circa 1 ora e l’arrampicata è su belle placche di roccia grigia. Come introduzione alle vie sconosciute non si può chiedere di meglio.

 

 

SPIZ NORD DI MEZZODI, via Somavilla- Angelini, V-V+, 440 metri:

la parete ovest dello Spiz nord si presenta come un imponente salto che incombe verticale sulla sottostante Val Pramper. A prima vista sembra infatti impossibile che una via possa vincere tale parete con difficoltà comunque contenute. Non solo: la ottima roccia grigia la rende particolarmente consigliabile. L’avventura dura due giorni: il primo ci porta al rifugio Sora i Sass, incantevole rifugetto di vecchio stampo immerso in un bosco incantato.

Il secondo giorno partiamo di buon ora e dopo aver affrontato 2 ore con tratti alpinistici ed esposti, possiamo finalmente metterci le scarpette ed iniziare ad arrampicare.

 

 

COL DI BOUSC, Via il mondo imprigionato dal materialismo, VI+:

splendida e sostenuta arrampicata su calcare pressochè perfetto. L’avvicinamento a questa via è particolarmente breve e l’arrampicata particolarmente interessante, il motivo della bassa frequentazione è infatti l’apertura recentissima dell’itinerario. Questo è dovuto certamente al fatto che la zona (lato nord della Marmolada) aspetta ancora la sua completa valorizzazione.

 

 

 

CANTONI DI PELSA:

essi fanno parte dell’immensa bastionata della parete Ovest del Civetta, costituendone la sua parte finale, verso sud. Dei cantoni fanno parte una miriade di cime, pinnacoli e torri che formano un labirinto roccioso dal fascino fiabesco.

1 giorno: una comoda strada forestale ci porta al rifugio Vazzoler in circa 2 ore di cammino, il rifugio è immerso tra i pini e i larici ed offre un ottima accoglienza. Liberati dal peso, riprendiamo subito la marcia che in un ora e 15 ci porta alla base della guglia Rudatis.
GUGLIA RUDATIS, spigolo sud-est, IV-V, 70 metri: è un monolito sottilissimo, slanciato che di profilo sembra un affilata lama. Imperdibile.

2 giorno: PUNTA AGORDO, via da Roit, V-, 280 metri: la punta Agordo è una bella e massiccia cima, la cui popolarità risente in negativo della presenza della più nota Torre Venezia proprio a fianco. Quindi è questo il nostro segreto obbiettivo di oggi. La scalata si svolge su bella roccia su difficoltà mai eccessive. Anche l’avvicinamento, 1 ora dal rifugio, risulta piacevole.

3 giorno: TORRE DELLE MEDE, via Livanos, V+-VI, 250 metri: questa via fu percorsa per la prima volta dalla leggendaria coppia Georges e Sonia Livanos. L’arrampicata è bella, prevalentemente in placca, con roccia buona. E’ quindi certamente immeritato la scarsa attenzione che gli alpinisti gli hanno dedicato fino ad ora. Anche in questo caso la parete si trova ad 1 ora di cammino dal rifugi Vazzoler.

Termina così l nostra indimenticabile 3 giorni al rifugio Vazzoler. Se invece non siete ancora stanchi perchè non rimanere ancora un giorno? Oppure meglio tornare a valle, godersi un giorno di meritato riposo e poi andare alla ricerca di qualche altra via fuori dai sentieri più battuti?

 

 

CREP DA L’ORA, via di Nicola, V+, 200 metri:

oggi ci spostiamo nella famosa e frequentatissima Val Badia alla ricerca di una perla preziosa e isolata: ilCrep da l’Ora è un monolito isolato tra i ghiaioni, immerso in una valle selvaggia, il Vallone di Antersass. Il lungo avvicinamento può essere fortemente facilitato dall’uso della e-bike. Una volta alla base del monolito iniziamo ad arrampicare su bella roccia lungo un evidente diedro, fino alla stupenda cima.

 

 

 

TORRE MARGHERITA, via Lorenzi e Maranelli, V, 110 metri:

questa bella torre immersa in uno stupendo paesaggio tra alpeggi e alte vette si trova a circa 45 minuti dal rifugio Val Parola. presenta una divertente arrampicata lungo lo spigolo fino a raggiungere la sommità aguzza.

 

 

 

TORRE FIRENZE, via de chei da dlaite, Vi, 300 metri:

via poco conosciuta su una splendida cima. Da Selva di Val Gardena si sale al rifugio Firenze e da li una bella camminata tra alpeggi e rocce ci porta alla base della via. L’arrampicata è su placche e diedri, sempre su bella roccia.