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Primavera e Autunno in Dolomiti

All inclusive

La stagione turistica nelle Dolomiti inizia approssimativamente a metà Giugno e finisce a fine Settembre. Dal punto di vista dell’arrampicata, è effettivamente cosi?

La risposta è no! Spesso è tra Settembre e Ottobre che climaticamente arrivano le più belle giornate dell’anno in Dolomiti. Infatti il tempo risulta stabile e l’aria secca, le temperature, seppur basse al mattino, si alzano col passare delle ore lasciando noi scalatori giocare in maniche corte, tra il blu del cielo, l’arancio dei larici e il rosso della roccia.

In primavera, quando la maggior parte degli avvicinamenti e discese sono ancora ingombrati dalla neve dell’inverno precedente, la nostra sete di roccia ci spinge al limite delle Dolomiti, nelle valli del Sarca, dove la bassa quota e la presenza del lago di Garda, fanno si che il miglior clima per la scalata sia proprio in Primavera o in Autunno.

In questa sezione troverete 2 proposte di tour, molto differenti l’una dall’altra: uno ad Arco di Trento, tra vigneti e alte pareti; e l’altro, al rifugio Scarpa, al tepore delle assolate pareti sud del monte Agner.

focus

il più bel periodo dell’anno

DOVE?
  •  Arco di Trento, Lago di Garda
  • Rifugio Alpino Scarpa
TIPO ATTIVITA
  • Arrampicata sportiva
  • Arrampicata alpina
  • Multiattività outdoor
PROGRAMMA PERSONALIZZATO

Tutti i dettagli su “info”

QUANDO?
  • Autunno
  • Primavera
Info
Durata
livello
DOVE
A CHI E' RIVOLTO?
SERVIZIO PERSONALIZZATO
CARATTERE ITINERARIO
ATTREZZATURA
ALL-INCLUSIVE
OFFERTA BEST DAYS
LA VOSTRA GUIDA ALPINA
SETTIMANA IN VALLE DEL SARCA

Poco distante dalla sponda nord del Lago di Garda si trova il pittoresco villaggio medievale di Arco di Trento. Fin dagli anni ’80 si è imposto come il più importante dei centri di scalata del nord Italia: l’offerta verticale infatti consiste in centinaia di migliaia di monotiri ma anche alte pareti che, come quella del monte Brento, raggiungono i 1000 metri di altezza. Oggi tra i vicoli in pietra stretti del paesino, si ritrova un numero di negozi d’arrampicata che supera quello già numeroso dei bar! Fin dal paese ci si rende conto di come in effetti siamo circondati da pareti verticali, ogni giorno ci potremo muovere in diverse direzioni alla ricerca della via perfetta.

GIORNO 1
PLACCHE ZEBRATE

Dopo gli immancabili cappuccino e brioche in piazza ad Arco iniziamo il primo giorno di scalata con una bella via protetta a spit sulla famosa parete delle placche Zebrate: la parete è così chiamata per le caratteristiche striature grigie e nere; l’arrampicata qui è prevalentemente in placca e itinerari di difficoltà molto diverse coabitano gli uni vicino agli altri.

VIA TRENTO, 5a, 180 metri: è questa una bella via di introduzione con due belle lunghezze in placca di pura aderenza.
OLOCAUSTO, 7a, 200 metri: offre delle lunghezze tra le più difficili della parete, aderenza estrema!

GIORNO 2
MONTE CASALE

Ormai già ambientati alle placche perfettamente attrezzate, ci spostiamo solo un po’ più a nord dove ad attenderci cè il Monte Casale, che offre ai suoi visitatori una parete di ben 400 metri, un tipo di arrampicata e una chiodatura generalmente alpina.

VIA DEL MISSILE, V+-VI, 400 metri: la roccia ottima e la linea esemplare rendono questa spettacolare salita di grande soddisfazione.
SE LA CONOSCI LA EVITI, VII+ AO, 400 metri: Via alpinistica, offre una bellissima arrampicata, tra le più interessanti della valle.

GIORNO 3
MANDREA

Oggi opteremo per un itinerario un po’ più breve, ci dirigiamo verso Mandrea che si presenta come una lunga, complessa e articolata barriera rocciosa. La roccia, la natura e l’ambiente silenzioso ne fanno uno dei posti più suggestivi della valle.

BLACK HOLE, VI, 250 metri: La via è di stampo classico e percorre fessure e diedri regalando grande soddisfazione per l’ambiente in cui si sviluppa.

GIORNO 4
PICCOLO DAIN

Parete solare e molto attraente, precipita compatta direttamente sull’abitato di Sarche. E’ la ciliegina sulla torta della permanenza ad Arco!

DIEDRO MAESTRI, VI+ AO, 400 metri: capolavoro firmato dal celebre alpinista trentino Cesare Maestri, è uno spettacolare itinerario che percorre il grande diedro visibile già dalla strada.
VIA IL RAZZISMO DAL MONDO, V+, 200 metri: itinerario estremamente logico segue nella sua interezza una fessura che parte dalla sottostante diga e taglia tutta la parete. La roccia è sempre buona o ottima.

RIFUGIO SCARPA, AGNER SUD

Una lunga ma comoda pista forestale attraversa il bosco che si apre infine, lasciando il posto ai verdi alpeggi alti. Qui si trova il rifugio Scarpa, che fungerà da campo base per i prossimi giorni. Approfittiamo della gentile disponibilità del gestore per trasportare i bagagli in jeep: oltre a questa cortesia lassù troveremo un ambiente caldo e confortevole, dove potremo ristorarci con i cibi della tradizione ladina e gustarci una birra fresca dopo la quotidiana scalata. Una volta preso possesso delle camere sfogliamo la guida di arrampicata per decidere quale sarà la nostra meta di domani.

GIORNO 1

Campanile di San Marco – “DELLA LUCIA”
6 tiri, 180 mt, V°
Via splendida su roccia ricca di prese e clessidre, in uno degli ambienti più magici del gruppo Agner.
Molto consigliabile, anche perché si tratta di una della poche torri rocciose della zona.
Attenzione però all’avvicinamento, per nulla banale con tratti di I° su erba e roccette, e alla discesa (da affrontare quasi interamente in corda doppia).

Piombi dei Lastei – “ADELE GNECH”
5 tiri, 250 mt, VI°
Simpatica salita a 30 minuti dal rifugio su roccia da discreta a bella. Il tiro chiave, anche se impegnativo, risulta essere molto divertente. Discesa comoda con 2 doppie.

GIORNO 2

Becco d’Aquila – “Spigolo DE COL”
9 tiri, 450 mt, VI°
Bella via sullo spigolo del Becco, sempre su roccia compatta e ben attrezzata.
E’ l’itinerario più lungo e classico fra le nostre proposte, quindi consigliato a chi possiede già esperienza alpinistica, anche per la ricerca dell’itinerario che non sempre è intuibile.
Discesa comoda con poche doppie lungo il versante sud-ovest, per ricoleggarsi alla Normale del’Agner.

Punta del Nevaio – “SOGNO FATALE”
7 tiri, 350 mt, IV+°
Difficoltà abbordabili, avvicinamento comodo, soste attrezzate, la fanno una via molto consigliata per i principianti e per coloro che volessero migliorare le tecniche di discesa in corda doppia (doppie lungo la via). La roccia è sempre bella e facilmente proteggibile.

GIORNO 4

CIMA DELLA BETA (2723 mt)
700 mt, III°, 3 h
Salita per appassionati delle Vie Normali poco frequentate in ambiente selvaggio!
Mai banale, da affrontare con allenamento ed intuito alpinistico: segue cenge erbose, quinte rocciose, gradoni e canali, non sempre facili da ricercare.
Grandioso panorama dalla vetta sull’altopiano delle Pale di San Martino e Dolomiti settentrionali.

SASS DE LE CAORE (2708 mt)
700 mt, II+, 3 h
Meravigliosa Via Normale ad una delle cime secondarie del gruppo dell’Agner.
Anche se secondaria…é riduttivo, dato che questa salita è molto piu impegnativa di quella del Gigante, data l’esposizione, i passaggi di roccia mai banali e la ricerca della linea).
Le verdeggianti distese di “stelle alpine”, gli anfratti nascosti, le vaste conche rocciose in alta quota, il passaggio di qualche camoscio e le lunghe vedute verso la pianura veneta, la rendono molto consigliabile!

GIORNO 5

Pizzetti – varie vie 200 mt, tra III° e V°
I Pizzetti sono le strutture rocciose che ospitano gli itinerari di arrampicata più semplici del massiccio dell’Agner, con itinerari di massimo 6 tiri e V°, che alternano pareti di roccia solida e ben appigliata e terrazze erbose che permettono comodi punti di sosta. Discesa in corda doppia per le vie Normali.