FreeWheeling Dolomites

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Una giornata di fuoripista livello facile

Molte persone pensano che sciare in freeride sulla neve fresca sia solo per i professionisti. Niente di più sbagliato! Con un po’ di esperienza e la scelta giusta degli itinerari, anche uno sciatore intermedio può divertirsi sciando fuori dai confini del comprensorio sciistico.
Vorrei mostrarvi un esempio di freeride nelle Dolomiti, suddiviso per ore: invece di elencare una lunga lista di possibili itinerari, ecco una giornata tipo di fuoripista, davvero entry-level.

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DOVE ALLOGGIARE

Puoi considerare l’area Dolomiti Superski come un unico grande comprensorio sciistico. Quindi non importa dove soggiornate, perché possiamo facilmente spostarci da una valle all’altra utilizzando gli impianti di risalita. I luoghi consigliati per il freeride nelle Dolomiti sono Val Badia, 5 Torri, Arabba.

PERSONALIZZAZIONE

Quello che potete leggere qui e, in generale, ovunque su questo sito è un esempio di ciò che potete aspettarvi da una giornata o un viaggio con noi. È piuttosto ovvio che dove andiamo e cosa facciamo dipenda dalle vostre abilità, ma, cosa molto importante, anche dalle attuali condizioni della neve.

ATTREZZATURA

È possibile utilizzare i vostri sci abituali, ma per il freeride preferiamo sci più larghi, che offrono una migliore galleggiabilità sulla neve fresca. Noleggiare questi sci è il nostro consiglio.
ARTVA, sonda e pala sono obbligatori e inclusi nel nostro prezzo.

LA TUA GUIDA

La giornata di fuoripista facile è svolta da una guida alpina certificata UIAGM/IFMGA. Questa è la qualifica più prestigiosa per una guida in Italia e nel mondo. Inoltre, le guide di Freedolomites vantano senza dubbio la migliore conoscenza del territorio e garantiranno la vostra sicurezza e il vostro divertimento.

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Programma

Un giorno di freeride facile in Val Badia

PRIMO APPROCCIO AL FREERIDE

Ci incontriamo alle 8:30 davanti all’impianto principale: non dimenticate di portare un piccolo zaino in cui mettere ARTVA, sonda e pala.
Prendiamo gli impianti verso la zona del Pralongià, iniziando a prendere confidenza proprio accanto alla pista battuta. Prima di raggiungere il Passo Campolongo, c’è un passaggio tra gli alberi, con alcune curve strette, e il terreno che si apre sopra il passo. Una volta arrivati alla strada, dobbiamo camminare per 5 minuti per tornare agli impianti: camminare con gli scarponi da sci e gli sci sulle spalle non è piacevole, ma fa parte del gioco!

Salita: 0 metri.
Discesa: 300 metri.
Pendenza: max 25°.

a skier is riding among the trees on a deep powder snow during an off-piste.

ORE 10 DEL MATTINO: LA COLLINA DEL CHERZ.

In cima al prossimo impianto, subito dopo un paio di curve sulla pista battuta, entriamo nella neve fresca; all’inizio il terreno è pianeggiante, quindi dobbiamo spingere, ma presto inizia a inclinarsi e il divertimento aumenta! Ora stiamo sciando su un terreno aperto: prati erbosi ora coperti da neve incontaminata. Dopo una discesa piuttosto lunga e forse qualche caduta, raggiungiamo una strada forestale che porta al paese di Arabba.

Salita: 10 metri.
Discesa: 400 metri.
Pendenza: max 25°.

one single track of a skier is visible, the rest of the snow is still untuched. Another skier far behind is off-piste skiing following the track.

PRONTI PER IL GRANDE OBIETTIVO: FUORIPISTA ORNELLA.

Una volta ad Arabba, è il momento di prendere la cabinovia per raggiungere il grande obiettivo della giornata! Dalla stazione intermedia della cabinovia lasceremo le piste battute lontano dietro di noi e scenderemo in una valle remota: all’inizio, la pendenza è piacevole e dolce, ma dopo questa sezione rilassante dovremo usare le abilità acquisite oggi per affrontare la parte ripida (relativamente ripida) tra i piccoli alberi. Questa è la parte più divertente! Dopo un po’, raggiungiamo una strada forestale dove di solito troviamo neve più dura, perfetta per muoversi velocemente senza spingere.

Ci ritroviamo infine tra alcune case di un villaggio remoto, da dove possiamo prendere un taxi o, se siamo fortunati, scendere sciando fino al fondo valle, proprio davanti al fiume.

 

CARATTERISTICHE DI ORNELLA:
Salita: 0 metri.
Discesa: 750 metri.
Pendenza: max 30°.

5 skiers are sidecountry skiing nearby the 5 towers.

ORA DI PRANZO.

È il momento di una meritata pausa pranzo! Invece di fare la fila in un rifugio affollato a bordo pista, abbiamo l’opportunità di fermarci in un luogo incantevole: questo ristorante si chiama “il Forte”, un antico forte del XIX secolo, molto ben conservato e, soprattutto, con cibo delizioso! Dopo pranzo è ora di iniziare il nostro rientro: ovviamente con un po’ di freeride in più!

Drinking the "skiwasser" while the skier is waiting for his meal.

POMERIGGIO: FINE DI UNA GRANDE GIORNATA DI FUORIPISTA FACILE: LA CRESTA DEL BURZ.

Dopo pranzo siamo di nuovo ad Arabba, sulla via del ritorno verso Corvara in Badia. C’è una bella discesa, poco frequentata, che nel pomeriggio prende una piacevole luce del sole. Giusto in tempo per la nostra ultima discesa della giornata: dalla cima dell’impianto una breve camminata, perfetta per digerire il pranzo, ci conduce all’inizio dell’ultima discesa del giorno, lungo una cresta dolce. L’inizio è un po’ ripido, ma presto si trasforma in una pendenza piacevole e morbida. Alla fine ci sarà ancora un po’ di cammino, ma ormai ci siamo abituati!

Arabba offre sicuramente una grande varietà di discese: dal fuoripista facile a quello avanzato. Puoi trovare altre descrizioni qui: Settimana di fuoripista.

 

CARATTERISTICHE DELLA CRESTA DEL BURZ:
Salita: 20 metri.
Discesa: 450 metri.
Pendenza: max 25°.

A skier is smiling while she's enjoying the powder snow during her off-piste afternoon.

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Appena oltre l’angolo dell’impianto di risalita, le Dolomiti sono un paradiso del freeride pronto per essere esplorato con gli sci!

Il freeride intermedio nelle Dolomiti significa sciare, ad esempio, in Marmolada, nella Val Mezdì e in molti altri itinerari del massiccio del Sella: oltre 1000 metri verticali di pura neve polverosa (possibilmente e, si spera, intatta!), sicuramente angoli tranquilli e incontaminati delle Dolomiti tutti da esplorare. Oltre alla rinomata Val Mezdì, rimarrete sorpresi da quante possibilità di freeride possono offrire le Dolomiti!Per affrontare un itinerario di freeride intermedio, è necessario essere un buon sciatore da pista, non necessariamente un grande sciatore, ma abbastanza esperto da affrontare le piste nere senza troppa difficoltà: sciare su neve fresca è generalmente più difficile rispetto alle piste battute. Quindi, freeride intermedio per sciatori esperti in pista. Ora che questo è chiaro, cercate di concentrarvi sulla bellezza e sul divertimento di queste proposte!

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DOVE ALLOGGIARE

I migliori luoghi per il freeride nelle Dolomiti sono la Marmolada e il Massiccio del Sella. Come saprete, tutte le aree sciistiche sono collegate tra loro. Tuttavia, potrebbe essere una buona idea trovare alloggio in una località centrale come Arabba, Corvara, Malga Ciapela o Selva di Val Gardena.

SU MISURA

Organizziamo principalmente tour privati, quindi più informazioni ci fornirete sulla vostra esperienza e sul livello tecnico, più facile sarà per noi iniziare la giornata con un’idea chiara su cosa fare e dove andare. Tuttavia, durante una giornata di freeride, la vostra guida sarà in grado di valutare facilmente il livello già dalla prima discesa.

ATTREZZATURA

Durante una giornata di freeride nelle Dolomiti, gli sci larghi sono molto utili. L’attrezzatura da sci alpinismo (pelli, attacchi da touring e scarponi) non è indispensabile, ma con una breve salita in pelle possiamo accedere a un’ampia varietà di itinerari diversi. L’ARTVA, la sonda e la pala sono obbligatori e vengono forniti da noi (inclusi nel prezzo).

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Programma

Alcuni esempi di tour di freeride intermedio

LA REGINA DELLE DOLOMITI: FUORIPISTA MARMOLADA.

La Marmolada è conosciuta anche come la Regina delle Dolomiti. Questo nome deriva dal fatto che è la vetta più alta del gruppo, con un’altitudine di 3343 metri. Tuttavia, non c’è termine migliore per descrivere la magnificenza delle vaste pendici che offre a ogni scialpinista, soprattutto intermedio. Qui possiamo dare libero sfogo alla nostra immaginazione e seguire diverse discese che attraversano i vari settori del suo ghiacciaio: tutte molto lunghe, in un ambiente selvaggio e abbastanza severo, con neve di solito di buona qualità e un terreno vasto, perfetto per grandi curve ampie!

Di seguito i dettagli di alcuni itinerari, cliccando qui potete trovare un report sulla discesa di freeride più lunga delle Dolomiti.

BELLUNESE VECCHIA: Un lungo riscaldamento: questa discesa non è lontana dalla pista battuta ed è al di fuori del ghiacciaio.
0 metri di salita / 1050 metri di discesa. 35° di inclinazione.

LYDIA: Itinerario centrale sulla grande parete nord della Marmolada: permette di sciare tra i crepacci.
0 metri di salita / 1200 metri di discesa. 35° di inclinazione.
A volte (a seconda delle condizioni) il ritorno richiede una camminata di 30 minuti.

INTRA I SASS (SINISTRA E DESTRA): Due grandi discese tra una coppia di picchi sul versante nord della Marmolada.
0 metri di salita / 1200 metri di discesa. 30° di inclinazione.

CANYON: L’itinerario più selvaggio della Marmolada: offre un passaggio inaspettato in uno stretto canyon.
0 metri di salita / 1300 metri di discesa. 35° di inclinazione.

A snowboarder is riding off-piste Marmolada, down the north face.

VAL MEZDÌ

La Val Mezdì è probabilmente la discesa di freeride più famosa delle Dolomiti, attraversando l’intero Massiccio del Sella, dal Passo Pordoi fino alla Val Badia. La discesa stessa è lunga 6 km e l’accesso a questa leggendaria valle richiede una lunga camminata, non particolarmente difficile e assolutamente meritevole!

Dal Passo Pordoi prendiamo la funivia che ci porterà sull’altopiano sommitale del Piz Pordoi. Qui non ci sono piste battute, ma le montagne selvagge si trovano appena oltre la recinzione della stazione. Una breve ma tecnica discesa ci condurrà alla forcella Pordoi: è il momento di iniziare il traverso spettacolare che ci porterà all’ingresso della Val Mezdì in circa 45 minuti. Le pelli qui sono utili ma spesso non necessarie: il vento solitamente accumula neve che rende il cammino su questo altopiano prevalentemente pianeggiante non troppo impegnativo.

Al termine della salita, meritiamo una piccola pausa, un drink caldo dal thermos e uno snack: meglio iniziare la discesa rilassati e concentrati, poiché il primo canalone ripido e stretto non è affatto semplice. Alla fine di questa sezione possiamo iniziare a goderci lo spettacolare luogo in cui stiamo sciando: siamo costantemente circondati da incredibili cime rocciose e torri.

Proseguiamo su un pendio dolce fino a raggiungere i primi alberi. Da qui serviranno più concentrazione ed energia, poiché l’ultima parte è nuovamente ripida. Dopo di ciò, possiamo finalmente rilassarci su una piacevole strada forestale prima di tornare al comprensorio. Questo itinerario è sicuramente uno dei momenti salienti della nostra Settimana di freeride o dei nostri Ski safari.

 

DETTAGLI DELLA VAL MEZDÌ:

Avvicinamento dalla stazione della funivia: 45 minuti prevalentemente pianeggianti.
Discesa: 1500 metri.
Inclinazione: max 40°.

A classic freeride in the Dolomites itinerary: the Val Mezdi.

MASSICCIO DEL SELLA OLTRE LA VAL MEZDÌ.

La Val Mezdì è certamente l’itinerario fuoripista più famoso delle Dolomiti, ma la funivia che porta in cima al Piz Pordoi dà accesso a questo itinerario e ad altri 30 fantastici percorsi! Alcuni richiedono l’uso delle pelli per l’avvicinamento, mentre per altri possiamo iniziare a sciare direttamente dalla stazione. Ecco 3 esempi di itinerari.

 

FORCELLA PORDOI:
Un itinerario molto classico, la discesa parte direttamente dalla funivia, quindi dalla stazione dobbiamo solo sciare sull’altopiano sommitale fino a raggiungere la forcella Pordoi, da cui la discesa è abbastanza evidente. Certo, questa discesa è solitamente piuttosto battuta, ma se ha nevicato la notte prima, qui ci divertiremo tantissimo, garantito!
Salita: 0 metri.
Discesa: 600 metri.
Inclinazione: max 35°.

 

VAL LASTIES:
Dalla stazione della funivia del Pordoi ci dirigiamo dolcemente verso la forcella Pordoi. Una volta arrivati, svoltiamo a sinistra e scendiamo lungo un pendio meraviglioso che spesso offre ottima neve. Dopo questa sezione facile dobbiamo decidere quale lato della grande valle successiva sciare: dipende dalla neve, ma ciò che colpisce davvero qui è la maestosità delle pareti che circondano costantemente gli sciatori, facendoli sentire minuscoli in questo paradiso bianco. Dopo un tratto ripido, dove è fondamentale sapere dove andare, possiamo vedere la strada sottostante, che raggiungiamo attraversando un pendio tra i cespugli. Il ritorno al comprensorio è un po’ complicato ma non troppo faticoso, oppure possiamo pernottare in rifugio (leggi qui).
Salita: 0 metri.
Discesa: 1100 metri.
Inclinazione: max 35°.

 

VAL SETUS:
Questo itinerario è uno dei più grandi freeride delle Dolomiti. Come la Val Mezdì, attraversa l’intero massiccio del Sella. L’accesso è un po’ più impegnativo rispetto alla Val Mezdì e richiede l’uso delle pelli per affrontare meglio la salita. Le 2 ore di salita vengono ampiamente ricompensate con una discesa mozzafiato lungo un lungo e bellissimo canalone. Tecnicamente è anche un po’ più difficile rispetto alla Val Mezdì, quindi è adatto solo a sciatori di livello intermedio avanzato.
Salita: 350 metri.
Discesa: 1050 metri.
Inclinazione: max 40°.

A skier is moving a powder cloud of fresh snow.

LAGAZUOI E 5 TORRI.

Quest’area sciistica si trova ad alta quota, tra la Val Badia e Cortina d’Ampezzo. La bellezza del suo paesaggio è unica e famosa in tutto il mondo, quindi cosa c’è di meglio che godersela sciando su neve fresca? Ci sono due aree per il freeride: una sul lato sud (Lagazuoi) e l’altra principalmente sul versante nord (5 Torri). Di seguito una piccola selezione di possibilità fuoripista.

 

ARMENTAROLA NORD:
Dalla cima del Lagazuoi prendiamo la pista Armentarola, una pista iconica che collega l’area di Cortina d’Ampezzo con la Val Badia. Dopo un po’ lasciamo la pista battuta per trovare un canalone nascosto e spesso intatto che si ricongiunge più avanti con la pista.
Salita: 0 metri.
Discesa: 550 metri.
Inclinazione: max 35°.

 

COL DEI BOS:
Dalla stazione della cabinovia lasciamo la pista da sci e iniziamo un lungo traverso che ci porterà in un luogo da sogno, circondato da enormi blocchi e pinnacoli. Allontanandoci dalla pista, ci avviciniamo alla gigantesca parete della Tofana di Rozes. È quasi triste, ma dopo una breve salita dobbiamo lasciare questo luogo e iniziare la nostra favolosa discesa. La pendenza è sempre dolce e il pendio è ampio, non potrebbe esserci niente di meglio!
Salita: 20 metri.
Discesa: 750 metri.
Inclinazione: max 30°.

 

5 TORRI:
Questo itinerario può essere perfetto per concludere una grande giornata di fuoripista. Parte letteralmente fuori dalla porta del Rifugio Scoiattoli, un luogo meraviglioso per una pausa pranzo o, meglio ancora, per una notte durante il Freeride Ski Safari. Da qui una breve camminata tra le rocce delle 5 Torri ci farà scoprire alcuni resti delle trincee della Prima Guerra Mondiale e dei bunker. La discesa si sviluppa per lo più nel bosco, quindi è un’ottima opzione dopo una nevicata o in una giornata ventosa. La corsa termina alla stazione intermedia della funivia, così possiamo facilmente decidere se vogliamo rifarla!
Salita: 15 metri.
Discesa: 550 metri.
Inclinazione: max 30°.

A skier is almost at the entrance of the Canale della nonna, which is an intermediate freeride itinerary.

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Il freeride avanzato significa soprattutto sciare nei iconici canaloni delle Dolomiti..

Il freeride avanzato nelle Dolomiti significa, soprattutto, sciare nei loro famosi canaloni: Cortina d’Ampezzo offre una vasta varietà di canaloni ripidi, così come il massiccio del Sella, la Marmolada e molti altri.
Oltre agli itinerari famosi come la Val Mezdì o la Val Lasties, il massiccio del Sella offre decine di percorsi, alcuni davvero estremi. Il massiccio della Tofana, a Cortina d’Ampezzo, e quello della Marmolada sono altri due paradisi per lo sci fuoripista ripido. Se siete sciatori avanzati e volete provare canaloni ripidi, calate in corda doppia o cornici di neve da superare, le guide di Freewheeling vi accompagneranno alla scoperta del ripido in totale sicurezza.

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DOVE ALLOGGIARE

Una buona idea è trovare alloggio in una posizione molto centrale nelle Dolomiti: se non vi dispiace un breve tragitto in auto, Selva di Cadore è equidistante da Cortina d’Ampezzo, dalla Marmolada e dal Pordoi. Se preferite non usare l’auto, possiamo iniziare il nostro tour sciistico da Arabba in direzione del Sella e della Marmolada.

SU MISURA

Per il freeride avanzato nelle Dolomiti guidiamo solo piccoli gruppi privati (max. 3-4 persone): gli itinerari vengono scelti in base al livello tecnico più basso del gruppo. Quando parliamo di freeride avanzato, ci riferiamo a un’ampia gamma di difficoltà: dai canaloni brevi e ripidi, dove una caduta non sarebbe pericolosa, a itinerari complessi che richiedono l’uso della corda o che attraversano una zona in cui non è ammessa alcuna caduta. A seconda delle condizioni della neve e del vostro livello tecnico, vi porteremo nei luoghi migliori!

PERCHÈ FreeWheeling Dolomites

In generale, per qualsiasi tipo di richiesta, ma ancor di più per quelle non convenzionali, crediamo fermamente che parlare direttamente con una guida renda la vostra giornata speciale: nella maggior parte dei casi sarà esattamente ciò che stavate cercando. Quando ci scrivete la prima persona a leggere la vostra email è una guida IFMGA del nostro piccolo gruppo.

ATTREZZATURA

L’ARTVA, la sonda e la pala sono obbligatori e saranno forniti da noi (inclusi nel prezzo) se non ne possedete di vostri. Anche il casco è obbligatorio. Nel caso in cui fossero necessari imbrago e ramponi, saranno forniti da noi. In questa pagina potete leggere Cosa portare.

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Programma

Canaloni del Sella e Marmolada

CANALONI HOLZER E JOEL.

Questi due canaloni sono classici canaloni ripidi con facile accesso dalla funivia del Pordoi: l’Holzer è esposto a nord, mentre il Joel è esposto a sud. Entrambi sono molto stretti e in alcune sezioni gli sciatori devono scivolare lateralmente, poiché il canalone non è abbastanza largo per fare una curva.

L’Holzer non richiede alcuna scalata, ma dopo il primo tratto abbastanza ampio, il canalone diventa molto più stretto. Gli sciatori devono fermarsi su un piccolo punto pianeggiante per eseguire una calata in corda doppia. La calata permette di superare una cascata di ghiaccio. In condizioni normali, la lunghezza della calata è di circa 20 metri. In alcune stagioni, il livello della neve all’interno del canalone può essere così alto da coprire completamente la parte ghiacciata, evitando del tutto la necessità di scendere in corda doppia: incredibile ma vero!

Per raggiungere l’ingresso del canalone Joel, gli sciatori devono affrontare una breve ma ripida salita fino a una sella. Salire richiede dai 10 ai 25 minuti, a seconda di quanto è profonda la neve. Comunque, le prime impronte lasciate qui saranno le prime tracce sulla discesa dall’altro lato della sella! Il canalone è molto ripido e, a causa della sua esposizione, è fondamentale affrontarlo solo in condizioni favorevoli. Se vediamo che la neve all’ingresso è troppo dura, sicuramente decideremo di tornare indietro e sciare qualcos’altro!

 

HOLZER:
Avvicinamento dalla stazione della funivia: 0 metri.
Discesa: 1100 metri.
Pendenza massima: 50°.

 

JOEL:
Avvicinamento dalla stazione della funivia: 80 metri.
Discesa: 650 metri.
Pendenza massima: 45°.

The beginning of Joel couloir: the skier is taken while he's doing a turn between shadow and light.

PIZ MIARA, VALON DE MEISULES E VAL DE LITRES.

 

Piz Miara: Questo itinerario di sci fuoripista avanzato è uno dei più spettacolari delle Dolomiti e richiede buone competenze alpinistiche e condizioni di neve sicure. I punti salienti includono un lungo avvicinamento, una lunga discesa (con impianti di risalita) e un canalone infinito dove la neve è spesso eccellente. Dalla stazione della funivia del Pordoi dobbiamo attraversare tutto l’altopiano superiore del massiccio del Sella; questo avvicinamento richiede più di 2 ore e mezza, nonostante il modesto dislivello. La discesa inizia dalla grande croce di vetta del Piz Miara. Il primo ostacolo è spesso una cornice da rompere o attraversare con l’aiuto della corda. Il canalone è abbastanza largo da consentire belle curve, ma gli ostacoli non sono finiti: ci attende una lunga calata in corda doppia lungo una parete rocciosa verticale. Dopo, il terreno rimane ripido e un canalone nascosto è l’unica via per attraversare un’altra parete verticale…

Val de Litres: Un altro fantastico itinerario di freeride avanzato! Questa volta l’avvicinamento è molto più breve e non richiede l’uso delle pelli, ma non sottovalutate la difficoltà di questo itinerario. È facile perdersi e le conseguenze possono essere davvero gravi. Anche qui c’è una calata, ma questa volta si tratta di un passaggio molto stretto sulla neve, decisamente più semplice rispetto a quello del Piz Miara! Questi due itinerari possono essere tra i momenti più memorabili delle nostre settimane di freeride: date un’occhiata a questi 3 link:
Freeride ski safari Dolomiti.

Settimana in hotel.

Skisafari di 4 giorni.

 

PIZ MIARA, VALON DE MEISULES.
Accesso dalla stazione della funivia: 350 metri, 2h30.
Discesa: 1050 metri.
Pendenza massima: 45°/50°.

 

VAL DE LITRES.
Accesso dalla stazione della funivia: 60 metri, 20 minuti.
Discesa: 1100 metri.
Pendenza massima: 40°/45°.

 

a skiers is freeriding on Piz Miara, sella assif. He just came across the upper gully, which is in the cloud.

FORCELLA MARMOLADA.

Questa proposta combina due lunghe discese, una sul versante nord della Marmolada, attraverso il ghiacciaio, e la seconda sul ripido versante sud. Per questo itinerario è prevista una salita con le pelli di circa 1 ora e una difficile ascesa che porta al piccolo passo della Marmolada. Ma andiamo con ordine! L’itinerario inizia con la lunga funivia della Marmolada che porta alla sommità. Da lì scenderemo lungo il ghiacciaio, una lunga corsa su un terreno molto aperto. Dopo circa 750 metri di pura adrenalina, troveremo un passaggio sopra una cresta rocciosa per spostarci sull’estremo lato destro del ghiacciaio.

Ora è il momento di passare in modalità salita. Per circa 1 ora e 30 minuti saremo all’ombra fredda delle alte pareti sopra il ghiacciaio. L’ultimo tratto per raggiungere la forcella è molto ripido, quindi sarà necessario trasportare gli sci nello zaino e salire con ramponi e piccozza. Questo sforzo sarà ripagato quando raggiungeremo la cima, con la vista mozzafiato della discesa che ci aspetta sull’altro lato! Finalmente il sole scalderà i nostri corpi, ma prima di iniziare a sciare c’è una calata in corda doppia che ci porterà sulla neve.

La discesa è epica: 1200 metri di freeride su un terreno magnifico. Dopo il primo tratto ripido, la pendenza si addolcisce, permettendo agli sciatori di rilassarsi e godersi il panorama. Alla fine, una strada forestale ci riporterà a valle.

 

TRAVERSATA MARMOLADA NORD-SUD.
Salita: 400 metri.
Discesa: 1950 metri.
Pendenza massima: 35°/40°.

The last climb before reaching Marmolada pass. The skiers is carrying the skies on the rucksack and he's wearing crampons and ice-axe.
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Programma

Canaloni di Cortina d’Ampezzo

VALLON DE RAOLA.

Lontano dal comprensorio sciistico, questa fantastica discesa si sviluppa lungo un canalone senza fine. La pendenza non è mai estremamente ripida, ed è davvero divertente! Tuttavia, a causa dell’avvicinamento al canalone, questo itinerario rientra nella sezione del freeride avanzato nelle Dolomiti: per raggiungere l’ingresso del canalone dobbiamo effettuare un lungo traverso dalla cima dell’ultima seggiovia del comprensorio della Tofana.

Questa parte del percorso deve essere presa molto seriamente: il traverso si trova sopra enormi pareti rocciose ed è decisamente una no-fall zone. Anche la stabilità della neve deve essere attentamente valutata. Alla fine del traverso, proprio al passo dove inizia il canalone sul versante nord, troviamo un antico edificio. È impressionante pensare che durante la Prima Guerra Mondiale delle persone potessero vivere qui, anche in inverno, a quasi 3000 metri, tra pareti verticali, sotto la neve, al freddo e con metri di neve sopra la testa!

Dopo una meritata pausa, iniziamo la nostra incredibile discesa fuoripista, che si concluderà in una valle remota chiamata Travenanzes. Il rientro è un po’ faticoso, poiché dobbiamo spingerci lungo un circuito di sci di fondo per raggiungere finalmente la fermata dell’autobus, che ci riporterà a Cortina d’Ampezzo.

 

Salita: 0 metri.
Discesa: 1500 metri.
Pendenza massima: 35°/40°.

On the approach to Raola advanced freeride run, Cortina d'Ampezzo, a WW1 ruins is passed over by the skiers.

BUS DE TOFANA.

Con la funivia “Freccia nel Cielo” raggiungiamo le piste all’ombra delle pareti della Tofana di Mezzo. Qui saliamo con le pelli per circa 45 minuti fino a raggiungere un grande arco. Il caratteristico foro è visibile da lontano ed è l’ingresso a questo magnifico itinerario.

Questa volta la salita avviene dal lato nord, mentre la discesa si sviluppa sul versante soleggiato. Sciare al sole spesso significa scegliere il momento giusto per partire, quando la neve non è ghiacciata ma abbastanza morbida per una discesa piacevole. La pendenza è piuttosto ripida all’inizio. Si passa vicino al Rifugio Giussani e si prosegue sotto la maestosa massa dei Pilastri delle Tofane. A questo punto la sciata diventa più rilassata, permettendoci di fare ampie curve.

Raggiungiamo il Rifugio Dibona, dove possiamo fare una meritata pausa. Dopo esserci ristorati, continuiamo nel bosco fino a ricollegarci alle piste battute. Se desiderate trascorrere una settimana a sciare nelle Dolomiti, di solito visitiamo Cortina e i suoi itinerari durante una settimana in hotel.

 

Salita: 200 metri.
Discesa: 1050 metri.
Pendenza massima: 40°.

The tricky passage to reach the arch, which is the beginning of Bus the Tofana run.

CANALONE DELLA COLONNA.

Il nome di questo itinerario deriva dal singolare pilastro di roccia situato lungo la discesa. Questa linea estetica è visibile dal fondovalle e l’attrazione per lo sguardo di un freerider è quasi irresistibile! Certamente questa linea non può essere sciata in qualsiasi momento della stagione, ma richiede un buon strato di neve alle quote più basse, dove dovremo sciare tra i cespugli per trovare il percorso verso il paese.

La pendenza non è mai estrema, ma alla fine del canalone l’itinerario svolta a sinistra, sopra alte pareti rocciose, un’altra no-fall zone! Dalla funivia della Tofana scendiamo lungo la pista battuta, lasciandola presto per affrontare una breve ma ripida salita, dove a volte i ramponi possono essere utili.

Salita: 100 metri.
Discesa: 1100 metri.
Pendenza massima: 40°.

This skier is resting in the middle of the Column's couloir, one of the Cortina d'Ampezzo couloirs.

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La settimana di sci fuoripista nelle Dolomiti, con sistemazione in hotel.

Questa proposta è una settimana di sci nelle Dolomiti, con base in una cittadina molto centrale, spostandosi ogni giorno alla ricerca delle migliori discese freeride nelle Dolomiti centrali. A questo scopo, descriviamo qui una settimana tipo: alloggerete ad Arabba, che si trova in una posizione molto centrale nelle Dolomiti, ai piedi del massiccio del Sella e vicino al paradiso del freeride della Marmolada. Questa sarà un’idea per la vostra vacanza freeride su misura nelle Dolomiti!

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SETTIMANA FUORIPISTA VS FREERIDE SKI SAFARI

SETTIMANA FUORIPISTA VS FREERIDE SKI SAFARI

Qual è la differenza tra queste due proposte? La settimana in hotel è flessibile e ci permette di scegliere ogni giorno: in base alle condizioni della neve ci sposteremo alla ricerca delle migliori discese. Il Dolomites Freeride Ski Safari è un viaggio innovativo e divertente: alloggiare nei rifugi di montagna è un modo perfetto per scoprire la regione. Al contrario, il freeride ski safari offre meno flessibilità e, in caso di scarse nevicate, l’unica opzione rimangono le piste battute.

SU MISURA

Questa pagina descrive una tipica settimana fuoripista ad Arabba: possiamo modificare il numero di giorni e la località nelle Dolomiti. Potete decidere, ad esempio, di trascorrere un lungo weekend con base in un’altra cittadina centrale delle Dolomiti. La difficoltà degli itinerari scelti dipenderà dal vostro livello. Siamo pronti a lavorare su un programma personalizzato per voi!

DOVE

Consigliamo di soggiornare ad Arabba o a Malga Ciapela/Sottoguda: Arabba è molto centrale nelle Dolomiti, mentre Malga Ciapela si trova ai piedi del paradiso freeride della Marmolada ed è a poche piste di distanza da Arabba.

SERVIZIO GUIDA

Per questo tipo di attività, consigliamo di scegliere il servizio guida invece della formula tutto incluso. Saremo felici di aiutarvi a prenotare l’hotel (potete decidere il numero di stelle che preferite) e tutta la logistica, che poi pagherete separatamente rispetto al servizio guida: questo è certamente più economico e conveniente per voi e ci permette di fornirvi sempre un preventivo accurato per il nostro servizio.

ATTREZZATURA

La guida fornirà gratuitamente, se necessario, il kit ARTVA, pala e sonda. È fortemente consigliato portare o noleggiare sci larghi (da 85 mm a 100 mm al centro). Le pelli e gli scarponi da sci alpinismo non sono indispensabili, ma a seconda delle condizioni della neve possono permetterci di affrontare magnifici itinerari con un po’ di accesso in salita. Si consiglia di indossare tessuti traspiranti e di vestirsi a strati: vedi qui “Cosa portare”.

LA TUA GUIDA

La settimana di sci nelle Dolomiti è svolta da una guida alpina certificata UIAGM/IFMGA. Le guide alpine locali vantano senza dubbio la migliore conoscenza del territorio e garantiranno la vostra sicurezza e il vostro divertimento.

QUANDO

Gli impianti del Dolomiti Superski sono aperti dall’inizio di dicembre all’inizio di aprile. Il periodo migliore per lo sci fuoripista è piuttosto imprevedibile e varia di stagione in stagione. Statistiche alla mano, febbraio e marzo sono i mesi migliori.

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Programma

Settimana di sci fuoripista nelle Dolomiti: giorno per giorno

GIORNO 1: INIZIA LA SETTIMANA DI SCI NELLE DOLOMITI!

FUORIPISTA AD ARABBA: FORFESC E PIZZAC.

Ci sono così tante opzioni incredibili per il freeride ad Arabba che un solo giorno non basta per provarle tutte! Cominciamo con un po’ di sci in sidecountry come riscaldamento. Quando sarete pronti, prenderemo la principale e più alta funivia di Arabba, chiamata Porta Vescovo. Dalla cima, inizieremo una breve ma ripida salita dove i ramponi possono essere utili. Dopo 120 metri di dislivello positivo, ci troveremo sulla cima di Forfesc, immersi in un panorama mozzafiato a 360 gradi. Da qui, scieremo lungo la cresta fino a raggiungere il punto di accesso per la discesa. Una nota importante: a volte è necessario attraversare una cornice di neve utilizzando la corda. La prima parte del percorso è piuttosto ripida, ma si addolcisce dopo qualche centinaio di metri. La parte migliore è che l’intero itinerario presenta una pendenza graduale. È senza dubbio una delle migliori discese della zona!
Salita: 120 metri.
Discesa: 750 metri.
Pendenza massima: 45°.

Se Forfesc è un po’ troppo impegnativa per voi, nessun problema! Possiamo affrontare invece un’altra splendida discesa chiamata Pizzac, che è un fuoripista ad Arabba che parte da una piccola cima panoramica sopra la stazione intermedia di Porta Vescovo. Questo itinerario protetto spesso offre una qualità della neve eccellente, anche quando non ve lo aspettate! La seconda parte della discesa attraversa un bosco, dove troverete un fuoripista davvero divertente tra gli alberi!
Salita: 50 metri.
Discesa: 600 metri.
Pendenza massima: 35°

Altre opzioni tra la varietà di discese fuoripista ad Arabba sono descritte su questa pagina, chiamate Ornella e Burz.

One of the off-piste Arabba runs: the entrance of Pizzac run, Porta Vescovo.

GIORNO 2: GRANDE SCI FUORIPISTA NEL SASSOLUNGO, DOLOMITI.

VERSANTE NORD DELLA FORCELLA SASSOLUNGO.

Oggi ci dirigiamo verso la splendida Val Gardena! Seguiremo le piste battute, passando per il Passo Pordoi e raggiungendo il Passo Sella. Ora è il momento di salutare le piste battute e mettere le pelli! Siamo emozionati all’idea di salire verso uno dei luoghi più spettacolari delle Dolomiti! Inizieremo la nostra salita alla base del maestoso massiccio del Sassolungo, con le Cinque Dita e il Picco Grohmann alla nostra sinistra.

La salita durerà circa un’ora e mezza; una volta raggiunta la forcella, faremo una breve pausa per bere del tè caldo dai nostri thermos. Ora arriva la parte divertente! Togliamo le pelli e iniziamo la discesa fuoripista in questo luogo affascinante e ombreggiato, circondati da imponenti pareti. La discesa non è mai troppo impegnativa, ma è molto lunga: è un bellissimo viaggio attraverso il massiccio del Sassolungo fino a Santa Cristina, ben distante dal punto di partenza.

Il ritorno sarà semplicissimo! Utilizzeremo gli impianti e ci godremo le incantevoli piste battute fino ad Arabba.

Salita: 350 metri, richieste pelli di foca.
Discesa: 1000 metri.
Pendenza massima: 30°-35°.

A ray of light is breaking through the shadow of the north side of Sassolungo, while we are off-piste skiing.

GIORNO 3: SETTIMANA DI SCI NELLE DOLOMITI, DA ARABBA A CORTINA D’AMPEZZO.

LAGAZUOI E 5 TORRI.

Arabba potrebbe non essere vicina a Cortina d’Ampezzo, ma è completamente collegata dagli impianti di risalita! Perché non concedersi una giornata di relax, principalmente sulle piste battute con un po’ di sci fuoripista, visitando uno dei capolavori delle Dolomiti: l’area del Lagazuoi e delle 5 Torri.

Se preferite non sprecare il vostro prezioso tempo sulla polvere, possiamo prendere l’auto e trascorrere tutta la giornata tra i canaloni freeride del Lagazuoi e le discese tra gli alberi delle 5 Torri! Le possibilità qui sono tantissime! Le discese offrono caratteristiche di ogni tipo. Le 5 Torri sono perfette per una giornata nevosa o nuvolosa, quando la visibilità non è ottimale. Scieremo tra gli alberi, sperando di immergerci nella nuova polvere durante una bella nevicata!

Il Lagazuoi si trova proprio accanto alle 5 Torri, ma il terreno è completamente diverso. È un po’ più alto in altitudine e la maggior parte dei punti di accesso richiede un lungo traverso, dove è davvero utile avere una buona visibilità per orientarsi. Una discesa davvero spettacolare è chiamata la “Grande Sella”. È una valle ripida, assolutamente perfetta per le vostre prime esperienze avanzate!

carring the skies during the Canale della Nonna approach, Lagazuoi, Cortina d'Ampezzo.

GIORNO 4: SCI FUORIPISTA NEL PARADISO DEL FREERIDE DELLA MARMOLADA.

BENVENUTI SULLA MARMOLADA, LA VETTA PIÙ ALTA DELLE DOLOMITI!

Qui si trovano alcune delle discese più lunghe e spettacolari di polvere nelle Dolomiti. La natura delle piste in questa zona è davvero unica nelle Dolomiti: la pendenza è costantemente tra 30° e 40°, e di solito si scia su ampi spazi aperti. Una nota importante: la Marmolada è un ghiacciaio. È qualcosa di cui tenere conto, finché resisterà!

Una volta arrivati in cima alla funivia, troverete una sola pista battuta che scende verso destra. Il resto di questo immenso spazio è riservato allo sci fuoripista, quindi preparatevi a esplorare! Nella pagina dedicata al freeride intermedio, abbiamo descritto alcuni itinerari. Qui parliamo della discesa di Villetta Maria, che è la più lunga della Marmolada e probabilmente di tutte le Dolomiti.

Inizieremo dalla vetta, faremo un rapido controllo di sicurezza prima di lasciare la pista battuta, e poi partiremo! Scieremo per un bel tratto sul lato sinistro del ghiacciaio, dove l’ambiente diventa selvaggio nel cuore della parete nord. Prima di raggiungere le rovine di un rifugio (purtroppo distrutto da una valanga nel 2020), svolteremo a sinistra e spingeremo un po’ per entrare in un terreno davvero divertente ai piedi della parete nord del Gran Vernel. Dopodiché, dovremo trovare l’ingresso giusto della strada bianca che, dopo tante curve emozionanti, ci porterà fino in fondo, proprio vicino a un ristorante chiamato “Villetta Maria.”

Salita: 0 metri.
Discesa: 1800 metri.
Pendenza massima: 35°.

snowboarding off-piste skiing Dolomites: along the Marmolada glacier.

GIORNO 5: SCI FUORIPISTA IN VAL BADIA.

DUE ESEMPI DI UNA SETTIMANA DI SCI PERSONALIZZATA NELLE DOLOMITI!

Di seguito descriviamo due discese fuoripista in Val Badia, molto diverse tra loro: la prima è facile (altre idee qui), mentre la seconda è avanzata e richiede competenze di sci alpinismo. Ribadiamo che tutte le nostre proposte sono esempi di itinerari che verranno adattati per creare un piano su misura per voi.

Prolagià è la cima di una grande collina in Val Badia, raggiungibile da diverse località. Ci sono piste su due lati della collina, mentre gli altri due versanti sono selvaggi. Saliremo con l’impianto fino in cima, per poi camminare su una cresta ampia e pianeggiante per iniziare l’itinerario. La prima parte è ripida, ma aperta. Successivamente, scieremo su pendii dolci tra piccoli alberi. Potremo poi decidere se rientrare verso gli impianti o scendere fino alla strada e prendere un taxi per tornare agli impianti.
Salita: 40 metri.
Discesa: 550 metri.
Pendenza massima: 25°.

Il canalone del Sassongher, invece, è dall’altro lato della scala delle difficoltà: è una delle linee di sci più estetiche delle Dolomiti, visibile da molte piste battute della Val Badia. Da lontano, sembra che questo canalone sia troppo stretto e ripido per essere sciato. In realtà, è una discesa difficile ma mai estrema in termini di inclinazione e abbastanza ampia da consentire curve lungo tutto il percorso. Alla fine, c’è una breve calata in corda doppia. Se avete la giusta esperienza alpinistica e un buon livello tecnico, è uno dei migliori itinerari di sci fuoripista avanzato delle Dolomiti!
Salita: 550 metri.
Discesa: 1000 metri.
Pendenza massima: 45°.

Two skiers are taken from the distance while they are looking the view of the Dolomites: Pralongià, Badia Valley, Dolomites.

GIORNO 6: L’ULTIMO GIORNO DELLA SETTIMANA DI FREERIDE NELLE DOLOMITI.

UNA GIORNATA DI SCI FUORIPISTA AL PORDOI.

Il massiccio del Sella offre un gran numero di discese fuoripista, alcune delle quali sono descritte nelle pagine dedicate al freeride intermedio e al freeride avanzato. La funivia del Pordoi è la porta d’accesso all’altopiano sommitale del massiccio del Sella. Da qui l’accesso può essere molto rapido, senza avvicinamento, oppure lungo, ma tecnicamente semplice, con un massimo di 2 ore e mezza di salita con le pelli. Decideremo il nostro obiettivo in base alle condizioni della neve e al livello del gruppo, e potremmo anche scegliere di trascorrere qui più di un giorno della nostra settimana di fuoripista.

Qui vogliamo descrivere uno degli itinerari più spettacolari di tutte le Dolomiti: la salita alla vetta più alta del massiccio e la discesa fuoripista dalla cima lungo la Val Fontane.

Dalla stazione della funivia, scieremo inizialmente fino alla base della piramide della cima Boè. Da qui indosseremo i ramponi e inizieremo la salita, relativamente breve ma impegnativa, fino alla vetta. Dopo circa un’ora e mezza, saremo in cima, pronti a goderci la vista a 360°.

La discesa è la linea più diretta dalla vetta e scende lungo il versante est e sud. È fondamentale scegliere l’orario giusto per la discesa, quando la neve è abbastanza morbida e non ghiacciata. Un canalone ripido e nascosto, a forma di S, conduce ai bei pendii aperti sopra Arabba. Questa è una discesa spettacolare!
Salita: 350 metri.
Discesa: 1350 metri.
Pendenza massima: 45°.

The view from the top of the Boè summit, Sella massif, before starting the descent of "Fontane valley".

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Il Dolomiti Freeride Ski Safari è la nostra soluzione per una vacanza fuori dal comune..

Uno ski safari nelle Dolomiti significa solitamente esplorare una vasta area delle Dolomiti, sciando da una valle all’altra su piste battute e pernottando in diversi rifugi o chalet di montagna lungo il percorso. La nostra idea è combinare questo approccio con il tuo desiderio di freeride: ci sposteremo da una valle all’altra, sciando fuori pista il più possibile. Rispetto alla “settimana di sci fuori pista nelle Dolomiti“, puoi aspettarti un mix più equilibrato tra piste battute e non battute, poiché ogni giorno dovremo percorrere una certa distanza per raggiungere il prossimo “rifugio”.

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FREERIDE SKI SAFARI VS SETTIMANA FUORI PISTA

Quali sono le differenze tra queste due proposte? Certamente, il Freeride Ski Safari Dolomiti è un viaggio innovativo e divertente: cambiare spesso alloggio e pernottare nei rifugi di montagna è un’esperienza unica e il modo perfetto per scoprire la regione. D’altra parte, durante il freeride ski safari c’è meno flessibilità e, a volte, quando le condizioni di neve fuori pista non sono ottimali, l’unica alternativa è rimanere sulle piste battute. Al contrario, la settimana in hotel permette di decidere ogni giorno dove sia meglio andare, ma manca l’avventura del rifugio!

PIANO PERSONALIZZATO

In questo ski safari non cambierai alloggio ogni notte, ma questo è solo un esempio. Preferiresti cambiare ogni notte? O magari preferisci meno cambi? Siamo pronti a modificare il nostro piano in base alle tue richieste!

IN EVIDENZA

  • – 3 notti in rifugi e chalet di montagna, 2 notti in hotel.
  • – Un mix di safari sugli sci tra piste battute e non battute.
  • – Esplorazione delle aree più rinomate e belle delle Dolomiti centrali.
  • – Un piano flessibile: in base al meteo, alle condizioni della neve e al livello del gruppo, adatteremo il programma quasi ogni giorno.

ALL-INCLUSIVE

L’alloggio durante il tour è incluso nel prezzo: pernottamenti con colazione e cena. La notte prima dell’inizio del tour e l’ultima notte non sono incluse; talvolta non sono necessarie, altre volte preferisci dormire vicino all’aeroporto. In ogni caso, ti aiuteremo a trovare e prenotare la soluzione migliore per te. Puoi trovare i dettagli dei prezzi qui: “prezzi”.

TRASFERIMENTO BAGAGLI ED EQUIPAGGIAMENTO

La guida fornirà gratuitamente, se necessario, il kit ARTVA, pala e sonda. È fortemente consigliato portare o noleggiare sci larghi (con una larghezza centrale tra 85 mm e 100 mm). Puoi scegliere se trasportare il tuo equipaggiamento in uno zaino (vedi cosa portare) oppure optare per il servizio di trasferimento bagagli (vedi il listino prezzi). È anche possibile scegliere una soluzione intermedia: ad esempio, prenotare due trasferimenti bagagli durante una settimana di ski safari.

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Programma

Settimana di Freeride Ski Safari Dolomiti

GIORNO 0: ARRIVO NELLE DOLOMITI!

VAL FIORENTINA, SELVA DI CADORE.

Oggi raggiungerai le Dolomiti: l’aeroporto di Venezia è il più vicino e da lì ci vogliono solo 2 ore di auto. Selva di Cadore è un grazioso villaggio: in inverno è molto soleggiato e la vista è magnifica. Dal paese potrai ammirare le cime del Pelmo e del Civetta, due delle dieci vette più alte delle Dolomiti. Il Pelmo è anche conosciuto come il Trono di Dio, per via della sua forma: dal lato sud sembra effettivamente un enorme trono, mentre il lato nord è una parete verticale e imponente.

La località è uno degli accessi all’area sciistica del Civetta: se arrivi presto, puoi goderti un paio d’ore di sci prima dell’inizio del nostro ski safari!
Cena e pernottamento presso un ***Hotel a Selva di Cadore.

Pelmo north face, the view from Selva di Cadore town.

GIORNO 2: UNA GIORNATA LUNGA DI SKI SAFARI NELLE DOLOMITI

DALLE 5 TORRI ALLA MARMOLADA.

Lo ski safari ci porterà dalle 5 Torri alla Marmolada, la vetta più alta delle Dolomiti e un vero paradiso per il freeride! Tuttavia, la giornata dedicata alla Marmolada sarà domani. Oggi attraverseremo la Val Badia e la Val Fodom per raggiungerla!

Iniziamo prendendo la famosa funivia del Lagazuoi per raggiungere la cima. Da qui ci sono almeno due opzioni fuori pista: una è descritta qui ed è chiamata Armentarola Nord, l’altra è una discesa freeride di livello facile-medio che attraversa un grande altopiano, ai piedi di imponenti pareti, prima di entrare in un ampio canalone. Questa discesa non richiede un avvicinamento e presenta un dislivello di 500 metri.

Tornati sulle piste battute, raggiungiamo l’inizio della Val Badia, che attraverseremo, discesa dopo discesa, fino ad arrivare al villaggio più alto della valle, Corvara. Da qui attraversiamo il Passo Campolongo e scendiamo nella Val Fodom fino ad Arabba, un altro bellissimo villaggio. In questa zona le possibilità di freeride sono enormi, e forse non avremo abbastanza tempo per le discese più lunghe, ma ci godremo certamente alcune side-country runs o brevi e interessanti canaloni, come la prima parte di Ornella o il “Canalone dell’Antenna”, entrambi vicini agli impianti di risalita.

Il nostro obiettivo principale oggi è raggiungere la base della Marmolada, dove trascorreremo le prossime due notti in un bel hotel. Dalla cima della funivia chiamata Porta Vescovo, una lunga e selvaggia discesa fuori pista è un ottimo modo per arrivare alla Marmolada: una discesa di 500 metri ci porta al Passo Fedaia, da cui una breve camminata sulla strada ci riporta alle piste battute e infine all’hotel.

Cena e pernottamento presso un ***Hotel alla Marmolada.

The 5 towers above Cortina d'Ampezzo, one of the Dolomites freeride area

GIORNO 3: IL MEGLIO DEL FREERIDE NELLE DOLOMITI.

PARADISO DEL FREERIDE SULLA MARMOLADA.

Il terzo giorno è dedicato al freeride sulla Marmolada: le discese freeride sono tra le più lunghe e offrono la miglior neve fresca delle Dolomiti. Sono ben descritte su questa pagina: “freeride intermedio” e nel quarto giorno di questa pagina: “settimana di sci fuori pista”.

Sulla Marmolada il terreno è costituito principalmente da campi aperti, con una pendenza costante tra i 30° e i 40°, con alcune eccezioni, come la discesa chiamata Canyon, che sorprende con un canalone stretto che bisogna attraversare per raggiungere la parte più bassa e spettacolare di questo grande itinerario.

Oggi il programma prevede di affrontare 2 discese: la prima sarà un itinerario vicino alla pista battuta, ad esempio la “bellunese vecchia” o “intra i sass”. Questi percorsi hanno il vantaggio di un rapido rientro con quasi nessuna camminata. Per la seconda discesa, torniamo con la funivia e magari facciamo una breve sosta alla stazione intermedia per visitare il Museo della Prima Guerra Mondiale. Questo piccolo e interessante museo si trova a 3000 metri di altitudine, in un luogo dove i soldati italiani e austriaci hanno combattuto una guerra folle, cercando di sopravvivere sia al nemico che a una natura estrema.

La seconda discesa avverrà sul lato sinistro del ghiacciaio, ad esempio lungo il “canyon” o la “Villetta Maria”. Dopo uno di questi due itinerari, probabilmente la giornata sarà quasi conclusa, ma forse ci sarà ancora tempo per sciare lungo il Canyon di Sottoguda, un passaggio spettacolare attraverso cascate di ghiaccio. Una breve descrizione si trova qui.

Cena e pernottamento presso un ***Hotel alla Marmolada.

At the sunset during the off-piste dolomites ski safari, before descending to Marmolada.

GIORNO 4: IL CAPOLAVORO DI QUESTO SKI SAFARI NELLE DOLOMITI.

FREERIDE ATTRAVERSO IL MASSICCIO DEL SELLA.

Oggi ci dirigeremo in un luogo diverso, ma la distanza da percorrere non è così grande come il giorno 2, quindi avremo molto tempo per il freeride. Il nostro obiettivo è raggiungere la funivia del Pordoi, che è l’ingresso all’area freeride del massiccio del Sella. Qui le possibilità sono enormi: da discese intermedie senza accesso, come la Val Lasties, a canaloni ripidi e avanzati con 2 ore e 30 minuti di risalita con le pelli, come il “Rissa del Dain”.

L’itinerario più famoso qui, e uno dei più celebri delle Dolomiti, è sicuramente la Valle del Mezdi. Perché è così famoso? Una volta provato, lo capirai: richiede un avvicinamento attraverso l’altopiano sommitale, che è già di per sé un’esperienza incredibile. La discesa è di 1500 metri, iniziando con un canalone piuttosto ripido e proseguendo attraverso una bellissima valle circondata da torri e pinnacoli imponenti.

Alla fine di questa grande discesa, ci meritiamo un pranzo speciale, magari sulla terrazza di un rifugio, ammirando ciò che abbiamo appena fatto. Dopo pranzo, scieremo sul comprensorio per raggiungere il Passo Pordoi e il nostro alloggio per la notte.

Cena e pernottamento in rifugio.

A powder day in Marmolada during the dolomites ski safari.

GIORNO 5: LO SKI SAFARI CONTINUA.

FREERIDE O SCI SU PISTE BATTUTE IN VAL GARDENA.

Il programma di oggi prevede di raggiungere un “rifugio” in un luogo meraviglioso, sulla cima di una montagna sopra Ortisei, in Val Gardena. Ti ricordo ancora una volta che questo è un esempio di piano che verrà adattato alle tue esigenze: la Val Gardena non offre moltissime opportunità di freeride, ma una di queste è straordinaria. Dal luogo di ieri abbiamo la possibilità di sciare su un magnifico itinerario chiamato “Forcella del Sassolungo”, che è descritto qui.

L’accesso richiede un avvicinamento con le pelli, quindi non tutti sono disposti a farlo. Ma se deciderai di affrontarlo, la discesa ripagherà ogni sforzo: una discesa senza fine in un ambiente molto selvaggio sarà la nostra ricompensa dopo un’ora e 30 minuti di salita. La discesa termina nell’Alpe di Siusi, uno dei paesaggi più famosi delle Dolomiti. Da qui scieremo fino a Ortisei e poi di nuovo verso l’alto per l’ultima camminata pianeggiante che ci porterà nel nostro luogo da sogno.

Cena e pernottamento al rifugio.

The skier is enjoying the first track on powder, Sas Ciampac, Badia Valley.

GIORNO 6: ULTIMO GIORNO DELLO SKI SAFARI NELLE DOLOMITI.

IL LUNGO RITORNO AL PUNTO DI PARTENZA.

Il programma di oggi prevede un lungo viaggio attraverso le Dolomiti, da ovest a est, per tornare al nostro punto di partenza: Selva di Cadore. Dovremo sciare lungo tutto il percorso, attraversando la Val Gardena, il Passo Gardena e sciando da un lato all’altro della Val Badia. Una volta arrivati alla fine della Val Badia, un breve trasferimento in auto ci porterà al Passo Falzarego, da cui scenderemo fino alla stazione della seggiovia di Fedare, dove il nostro Dolomites Freeride Ski Safari è iniziato 6 giorni fa.

Ovviamente è un piano ambizioso percorrere così tanti chilometri in un solo giorno, e potrebbe non esserci tempo o energia per fare freeride oggi, ma le piste battute sono fantastiche e sarà comunque una giornata molto divertente! In alternativa, possiamo decidere di terminare il nostro viaggio prima, ad esempio al Passo Falzarego, e tornare in hotel con un trasferimento in auto.

Se hai più tempo e desideri sciare un altro giorno, possiamo trascorrere una notte extra in montagna e affrontare una fantastica discesa nella Val Badia chiamata “Val di Litres”. Il giorno successivo torneremo a Selva senza fretta e, perché no, aggiungendo un’altra discesa freeride!

Cena e pernottamento presso ***Hotel a Selva di Cadore.

The landscape from the top of Lagazuoi peak, Dolomites.

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Questo ski safari è un avventuroso programma di 4 giorni.

Questo ski safari fuori pista è una proposta di 4 giorni e, rispetto al nostro “Freeride Ski Safari Dolomites”, è un po’ più a metà tra il freeride e lo sci alpinismo: Ogni giorno useremo le pelli per una salita relativamente breve. Questo ci permetterà di accedere ad alcune lunghe e selvagge piste fuoripista nelle Dolomiti. L’itinerario è circolare, con partenza e arrivo al Passo San Pellegrino. I luoghi che visiteremo sono straordinari: Val di Fassa, Sella e Marmolada. Come sempre, si tratta solo di un suggerimento che verrà modellato su vostra richiesta!

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SCI SAFARI FUORI PISTA VS SCI SAFARI FREERIDE

Questa proposta si basa sull’idea che un po’ di skinning può dare il privilegio di accedere a zone selvagge dove gli sciatori possono trovare neve non tracciata e maggiore avventura: questo piano si colloca tra il freeride e lo sci alpinismo perché, anche se lo skinning è necessario, le salite sono comunque brevi mentre le discese sono lunghe. A questo scopo utilizzeremo gli impianti di risalita e scieremo nel comprensorio. Il safari sciistico freeride è più basato sulla località e l’uso delle pelli è facoltativo. Per una terza idea di settimana fuoripista nelle Dolomiti, leggete qui!

PIANO PERSONALIZZATO

Come di consueto, questo è un esempio di tour: a seconda delle vostre esigenze, vi forniremo un piano personalizzato, in cui la durata e il programma giornaliero possono differire da quanto scritto di seguito.

IN EVIDENZA

  • 2 notti in rifugio e 1 notte in hotel durante il tour.
  • Uso di pelli e impianti di risalita.
  • Safari sugli sci selvaggi fuori pista.
  • Un programma flessibile, a seconda del tempo, delle condizioni della neve e del livello di forma.

ALL-INCLUSIVE

Per i tour con pernottamento al Rifugio consigliamo di scegliere l’All-Inclusive: il prezzo include, oltre al servizio di guida, l’alloggio durante il tour, la cena e la colazione. La notte prima del tour e l’ultima notte non sono incluse, in ogni caso vi aiuteremo a trovare e prenotare la soluzione migliore per voi. I dettagli dei prezzi sono qui: “prezzi”.

ATTREZZATURA E TRAFERIMENTO BAGAGLI

Oltre all’attrezzatura di sicurezza per le valanghe (il cui noleggio è incluso nel prezzo), avrete bisogno di sci larghi, pelli e scarponi da turismo. Se necessario, vi aiuteremo a noleggiarli. Potete scegliere di portare l’attrezzatura su uno zaino (vedi cosa portare) o scegliere il servizio di trasferimento bagagli.

LA TUA GUIDA

Lo ski safari fuori pista è effettuato da una guida alpina certificata UIAGM/IFMGA. Questa è la qualifica più importante per una guida in Italia e nel mondo. Inoltre, le guide Freedolomites hanno sicuramente le migliori conoscenze e garantiranno la vostra sicurezza e il vostro divertimento.

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Programma

4 giorni SkiSafari fuoripista

GIORNO 0: ARRIVO NELLE DOLOMITI!

PASSO SAN PELLEGRINO.

Il Passo San Pellegrino è un passaggio montano nelle Dolomiti tra due valli, che si può raggiungere noleggiando un’auto o con un trasferimento pubblico, da entrambi i versanti. Se atterrate all’aeroporto di Verona o di Milano, arriverete qui passando per la città di Trento e risalendo la Val di Fiemme. Da Venezia, è più comodo passare per la città di Agordo e raggiungere San Pellegrino attraverso la Valle del Biois. San Pellegrino è una stazione sciistica che fa parte del Dolomiti Superski, ma non è collegata con impianti di risalita alla Val di Fassa e alla stazione principale. Il collegamento lo faremo noi!
Cena e notte in hotel.

A lot of snow above San Pellegrino Pass during the ascent to Selle Pass.

GIORNO 1: INIZIO DEL NOSTRO SKI SAFARI FUORI PISTA!

ATTRAVERSAMENTO DELLA CRESTA VERSO LA VAL DI FASSA.

 

L’area sciistica di San Pellegrino ha impianti di risalita su entrambi i lati del passo, il nostro obiettivo principale oggi è attraversare la cresta da sud e scendere dall’altro lato della cresta. Prima di questo, se le condizioni della neve sono buone, faremo una grande deviazione verso la funivia del Col Margherita e affronteremo una pista freeride con approccio pari a 0. Questa pista è un classico di San Pellegrino, scende dal lato più ripido della montagna, sotto la funivia. Si tratta di una discesa di 650 metri, un ottimo modo per iniziare la giornata.
Poi si passa al versante soleggiato e dalla cima della seggiovia si inizia la salita al Passo delle Selle. La salita dura meno di 2 ore, la pendenza è dolce e la vista è straordinaria! Una volta raggiunta la sella, possiamo fare una pausa, passare dalla modalità touring a quella sciistica e iniziare una lunga e selvaggia discesa. A questo punto il piano prevede due opzioni: una è quella di sciare nel comprensorio e raggiungere un rifugio, la seconda è quella di rimettere le pelli e raggiungere un altro rifugio: un alloggio accogliente in un luogo incredibilmente bello, lontano dalle piste battute. La scelta sarà fatta dopo una conversazione con voi durante il processo di pianificazione.
Cena e notte in rifugio.

The landscape of Vallaccia Valley, with Vallaccia Refugio in the middle of the picture.

GIORNO 2: UN REMOTO FUORIPISTA NELLE DOLOMITI.

DA CIAMPAC AL MASSICCIO DELLA SELLA.

Se abbiamo trascorso la notte precedente al Rifugio Ciampac, nella località, siamo già alla base della Forcia Neigra, la sella che dobbiamo scalare. Al contrario, lo ski safari di oggi inizia con una bella discesa in fuoripista e un po’ di sci di stazione per arrivare a destinazione. La salita di oggi è breve: dalla base dell’impianto di risalita mettiamo le pelli e dopo 45 minuti di curve raggiungiamo questa piccola forcella panoramica. La discesa da qui richiede buone condizioni di neve e buone capacità tecniche: la prima parte può essere esposta a valanghe e le condizioni devono essere valutate con attenzione, la seconda parte è una sciata nel bosco che è molto divertente ma richiede curve affilate e buoni quad! Una volta usciti dal bosco, questa discesa di 1000 metri non è ancora finita: seguiamo a lungo una strada sterrata fino a tornare alla stazione.
Gli sciatori si meritano una pausa pranzo, dopo di che dobbiamo ancora sciare in pista per raggiungere il prossimo Rifugio. Il rifugio è finalmente raggiungibile con un breve trasferimento in auto, ma se siamo molto veloci e forti possiamo arrivarci direttamente sciando un altro fuoripista chiamato Valle di Lasties (qui la descrizione, capitolo 2) dall’alto della funivia del Pordoi. Non male per il secondo giorno del nostro ski safari fuori pista!
Cena e notte al Refugio.

CARATTERISTICHE DELLA FORCIA NEIGRA:
Salita: 250 metri.
Discesa: 1000 metri.
Inclinazione: max 40°.

CARATTERISTICHE DEL LASTIES:
Salita: 0 metri.
Discesa: 1100 metri.
Inclinazione: max 35°.

Skier is enjoying the snow from Selle pass, in San Pellegrino ski area.

GIORNO 3: IL SAFARI DI SCI FUORI PISTA NEL MASSICCIO DEL SELLA

IL CAPOLAVORO DEL FUORI PISTA NELLE DOLOMITI: IL MASSICCIO DEL SELLA.

Abbiamo parlato del freeride nel massiccio del Sella in quasi tutte le pagine della sezione freeride: su questa montagna c’è una quantità enorme di discese, alcune delle quali sono descritte nelle pagine intermedio e avanzato. Puoi anche leggere del Massiccio del Sella al giorno 4 del “Freeride Ski Safari” e al giorno 6 del “Off-Piste Week Hotel Based“. Come puoi vedere, l’itinerario più famoso è la Valle del Mezdi, che si può percorrere anche senza pelli. Altri splendidi itinerari sono descritti nelle pagine collegate; qui vogliamo introdurne un altro: la Val Culea. Questa discesa si trova in una delle aree più belle e selvagge del massiccio: simile alla Valle di Setus in termini di salita, ma un po’ più facile in discesa. Come a Setus, la salita è lunga ma per lo più pianeggiante, e la discesa attraversa una valle stretta per poi, dopo una traversata, passare in una seconda valle più ampia. Qui sono possibili almeno 2 varianti più impegnative.
Cena e pernottamento in hotel.

CARATTERISTICHE DELLA VAL CULEA:
Salita: 350 metri.
Discesa: 1050 metri.
Inclinazione: max 40°.

A couloir in Sella Massif, full of snow: off-piste Dolomites.

GIORNO 4: ULTIMO GIORNO DEL SAFARI DI SCI FUORI PISTA.

UN’ALTRA ESPERIENZA IMPERDIBILE: FUORI PISTA SULLA MARMOLADA.

Dal Passo Pordoi, dove abbiamo trascorso l’ultima notte, sciamo verso la Marmolada, che, come il Massiccio del Sella, è un’altra fantastica area per il fuori pista nelle Dolomiti. La cima della Marmolada si raggiunge con una funivia dotata di 3 stazioni, da cui è possibile sciare su diversi itinerari senza salite. Idealmente, per concludere il nostro circuito, scegliamo uno degli itinerari più impegnativi e lunghi della zona: La Traversata della Sella della Marmolada da Nord a Sud. Questo itinerario è descritto qui e comprende una lunga discesa lungo il ghiacciaio e una salita tecnica fino alla sella. Una volta raggiunto il piccolo intaglio, iniziamo questa straordinaria discesa sul lato soleggiato, che richiede un buon tempismo per sfruttare la neve ammorbidita dal sole. Al termine della discesa, proseguiamo sulla stessa strada sterrata del giorno 2. Tornati all’impianto di risalita, continuiamo sulle piste del comprensorio verso la Val di Fassa fino a raggiungere Pozza di Fassa. Da Pozza, un bus o un trasferimento privato ci riporterà al punto di partenza. In alternativa, se le condizioni non fossero ideali per la traversata della Sella della Marmolada, possiamo evitare la salita e sciare a lungo sul lato nord della Marmolada, concludendo a Villa Maria, come descritto qui al giorno 4. Da Villa Maria il percorso fino a Pozza di Fassa rimane invariato.

CARATTERISTICHE DELLA SELLA DELLA MARMOLADA:

Salita: 400 metri.
Discesa: 1950 metri.
Pendenza: max 35°/40°.

Two skiers are carrying the skis on their back, while ascending the saddle Marmolada. Marmolada off-piste.

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Ski-tour di 5 giorni sul Gran Paradiso

Gran Paradiso è una splendida vetta di 4061 metri: si trova all’interno del parco del Gran Paradiso, ambiente selvaggio e affascinante. Questa traversata sci alpinistica di 5 giorni è una delle più belle delle Alpi, forse meno blasonata e frequentata della Chamonix-Zermatt e per questo più raccomandabile. Il tour prevede la partenza e il ritorno a Cogne percorrendo un anello completo e 4 notti in rifugio.

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All- inclusive

Se scegliete la formula TUTTO INCLUSO, penseremo a tutto noi: in questo pacchetto è compresala mezza pensione in rifugio. Nel caso abbiate esigenze particolari, non esitate a scriverci: troveremo la soluzione che meglio si adatta a voi!

ATTREZZATURA

Le guide alpine forniscono gratuitamente il kit ARTVA, pala e sonda qualora necessario. E’ richiesta l’attrezzatura di sci, pelli, scarponi.

per la lista di materiale da portare: qui nel dettaglio.

La vostra Guida Alpina

L’attività di arrampicata è condotta da una Guida Alpina, con relativa certificazione internazionale UIAGM/IFMGA. Le guide alpine locali sono certamente i migliori conoscitori di queste montagne e vi garantiscono sicurezza e divertimento.

Periodo

Aprile-Maggio

Rimborso Covid

Per la stagione in corso garantiamo il riborso del 100% della caparra, in caso di cancellazione dovuta a restrizioni Covid.

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Programma

giorno per giorno

GIORNO 1: Da Cogne a Rifugio Sella

Il primo giorno partiamo dal paese di Cogne e in tre ore circa di comoda salita raggiungiamo il Rifugio Sella (2584 metri), dove iniziamo ad adattarci alla quota elevata.

DISLIVELLO: salita 900 metri.

Ski-touring, Gran Paradiso traverse, Valle d'Aosta

GIORNO 2: da rifugio Sella a rifugio Chabod

Oggi ci aspetta un affascinante e lunga tappa: partiamo dal rifugio in salita verso la Gran Serra (3552 metri), da qui scendiamo brevemente nel vallone del Tymorion per poi risalire al colle del Gran Neyron (3400 metri) da cui si può godere la spettacolare vista sulla parete nord del Gran Paradiso. Ci dirigiamo in quella direzione per poi imboccare la discesa verso il rifugio Chabod (2750 metri).

DISLIVELLO: salita 1300 metri, discesa 1300 metri.

Ski-touring, Gran Paradiso traverse, Valle d'Aosta

GIORNO 3: cima del Gran Paradiso

Oggi è la giornata più attesa, usciremo di buon ora dal rifugio per attraversare lo spettacolare ghiacciaio di Laveciau per poi raggiungere la Schiena d’Asino, ovvero il crinale dal quale solo poche rocce ci separano dalla vetta. Qui ci attardiamo ammirando la vista che dalla pianura porta ad abbracciare con lo sguardo tutte le alpi. Ora inizia la discesa che porterà al rifugio Emmanuele II (2730 metri)

DISLIVELLO: salita 1300 metri, discesa 1300 metri.

Ski-touring, Gran Paradiso traverse, Valle d'Aosta

GIORNO 4: dal rifugio Vittorio Emmanuele al rifugio Pontese

Il programma di oggi prevede una salita più blanda ma anche la visita di angoli di queste montagne particolarmente selvaggi e incontaminati. Infatti scenderemo per il vallone della Noschetta passando per il bivacco Ivrea (2745 metri). Ora risaliamo al colle dei becchi per poi imboccare l’ultima discesa fino al rifugio Pontese (2200 metri).

DISLIVELLO: salita 900 metri, discesa 1200 metri.

Ski-touring, Gran Paradiso traverse, Valle d'Aosta

GIORNO 5: dal rifugio Pontese a Cogne

Il programma dell’ultimo giorno prevede la traversata del Colle del Teleccio (3304 metri): durante la salita la vista sulle pareti del becco di Valsoera è impressionante! La discesa si svolge attraverso la Valeille fino a raggiungere il fondovalle. Dall’abitato di Lillaz in pochi minuti di taxi al punto di partenza.

DISLIVELLO: salita 1100 metri, discesa 1750 metri.

Marmolada, Forcella Vernel, Dolomites.

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La traversata scialpinistica delle Dolomiti, un giro da rifugio a rifugio.

Le Dolomiti sono montagne uniche al mondo e dalla conformazione particolare: le cime infatti sono spesso inaccessibili allo sci, mentre un intricata rete di valli e stretti accessi contorna le famose torri e guglie di roccia, rendendo questo terreno un affascinante labirinto bianco. A nostro parere, è quindi la traversata scistica la forma più spettacolare di apprezzare le Dolomiti di Inverno.

Con questa traversata da compiersi in 7 giorni, vogliamo portarvi ad esplorare questo vasto territorio in maniera originale ed entusiasmante. Partendo dal Passo Rolle, in Trentino, attraverseremo tre regioni fino a terminare in Alto Adige. Questa traversata si caratterizzerà per i paesaggi unici, le bellissime sciate, gli accoglienti rifugi gestiti dove dormire e si concluderà solo dopo aver attraversato, sci ai piedi, il famosissimo laghetto di Braies, ovviamente completamente ghiacciato!

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PROGRAMMA PERSONALIZZATO

La traversata delle Dolomiti è un itinerario che può essere modificato per meglio adattarsi alla disponibilità di posto nei rifugi e sopratutto alle vostre esigenze, desideri ed abilità. Quindi pianificheremo un itinerario su misura per voi. Anche la durata di 7 giorni può essere accorciata o allungata in base alla vostra disponibilità.

All- inclusive

Se scegliete la formula TUTTO INCLUSO, penseremo a tutto noi: in questo pacchetto sono comprese la notte prima e l’ultima notte del tour. Nel caso abbiate esigenze particolari, non esitate a scriverci: troveremo la soluzione che meglio si adatta a voi!

ATTREZZATURA

Le guide alpine forniscono gratuitamente il kit ARTVA, pala e sonda qualora necessario. E’ richiesta l’attrezzatura di sci, pelli, scarponi che può essere nolleggiata in negozio in loco (farlo presente per mail nell’iscrizione).

Si consigliadi inossare capi traspiranti e vestirsi a strati: qui nel dettaglio.

La vostra Guida Alpina

L’attività di arrampicata è condotta da una Guida Alpina, con relativa certificazione internazionale UIAGM/IFMGA. Le guide alpine locali sono certamente i migliori conoscitori di queste montagne e vi garantiscono sicurezza e divertimento.

Periodo

Da Febbraio alla prima settimana di Aprile

Rimborso Covid

Per la stagione in corso garantiamo il riborso del 100% della caparra, in caso di cancellazione dovuta a restrizioni Covid.

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Programma

giorno per giorno

GIORNO 1: SAN MARTINO DI CASTROZZA – PASSO ROLLE

Il primo giorno partiamo dal passo Rolle, con l’energie ancora fresche affrontiamo la lunga gita che ci porterà fino al Passo del Mulaz. Da qui i più audaci potranno proseguire e raggiugere i 2906 metri della cima del monte Mulaz. Ora ci aspetta una lunga e stupenda discesa che attraversa la Val di Focobon fino a raggiungere gli impianti di risalita di Falcade. Con pochi impianti e una bella discesa arriveremo al Passo San Pellegrino, qui grazie alla motoslitta del rifugio arriveremo comodamente al rifugio Fuciade, uno dei rifugi più accoglienti delle Dolomiti dove ci aspetta un ottima cena.

DIFFICOLTA’: BS, S2-S3

DISLIVELLO: salita 650/950 metri, discesa 1700 metri.

medium backcountry skituring, Mulaz summit

GIORNO 2: RIFUGIO FUCIADE – PASSO PRINCIPE

Lasciamo a malincuore l’incantevole rifugio Fuciade e saliamo gli assolati pendii sovrastanti fino a raggiungere il Passo Selle. A questo punto ci aspetta una nuova spettacolare discesa che terminerà solo presso gli impianti di Pozza di Fassa. Qui un nuovo impianto ci riporterà in quota da dove poi saliremo, circondati da un’ ambiente solitario di rara bellezza, il Rifugio Principe. Il rifugio si trova presso l’omonima forcella nel cuore del Catinaccio, uno dei posti forse più famosi delle Dolomiti, molto frequentato d’Estate ma solitario di Inverno.

DIFFICOLTA’: MSA, S2

DISLIVELLO: salita 950 metri, discesa 1100 metri.

Fuciade hut, during the dolomites backcountry ski traverse

GIORNO 3: RIFUGIO PASSO PRINCIPE – PASSO SELLA

Oggi ci aspetta la traversata del gruppo del Catinaccio, passando per la Forcella Antermoia. Una breve ma impegnativa salita ci porta a una piccola forcella panoramica circondata da alte pareti verticali; qui è possibile una piccola deviazione per aggiungere un altra bella cima al nostro contacime; altrimenti scendiamo diretti fino al laghetto ghiacciato di Antermoia e l’omonimo rifugio. Calzate nuovamente le pelli ci portiamo in breve ad una nuova forcella da cui una lunga ed entusiasmante discesa porterà fino a Campitello di Fassa. Ora non ci rimane che prendere un impianto e risalire fino a passo Sella dove ci attende un nuovo, incantevole rifugio.

DIFFICOLTA’: BS, S2-S3

DISLIVELLO: salita 400 metri, discesa 1100 metri.

Catinaccio, Passo Antermoia, Dolomites.

GIORNO 4: RIFUGIO VALENTINI – COL RAISER

Il Sassolungo è la montagna simbolo della Val Gardena: oggi entreremo in questo labirinto di guglie e torri e attraverseremo interamente il gruppo. Dal nostro rifugio una bella salita soleggiata ci porta alla forcella Demez, da qui seguiremo una bellissima discesa lasciandoci alle spalle il rifugio Vicenza per proseguire fino al paesino di Santa Cristina. Ora risaliamo per raggiungere il Col Raiser, altro punto panoamico privilegiato.

DIFFICOLTA’: BS, S2

DISLIVELLO: salita 450 metri, discesa 1050 metri.

Val Gardena, forcella Demez, just below the hugerocks wall of Sassolungo

GIORNO 5: COL RAISER – LA VALLE

Il gruppo dolomitico che attraverseremo oggi è quello del Puez: queste cime separano la Val Gardena dalla Val Badia, dal nostro rifugio iniziamo una salita in ambiente solare e maestoso che ci porterà alla piccola forcella Roa, grazie alla quale ci affacciamo ai pendii nord che scendono sul versante opposto. La neve qua è quasi sempre di ottima qualità, tanto che una volta arrivati al termine vorremmo già ritornare in cima! Invece da Longiarù ci spostiamo tramite taxi nel piccolo villaggio di La Valle dove dormimo in un albergo.

DIFFICOLTA’: BSA, S2-S3

DISLIVELLO: salita 650 metri, discesa 1300 metri.

Marmolada, Forcella Vernel, Dolomites.

GIORNO 6: CIURNADU – SENNES

Oggi attraverseremo la Val di Fanes, su questa valle vengono tramandate da secoli numerose leggende, in effetti è una fama più che meritata visto la bellezza misteriosa di questi paesaggi. La valle è chiusa da montagne alte e molto selvaggia, noi passeremo per il rifugio Lavarella, aperto anche di inverno risulta molto piacevole fermarsi per il tempo di un piatto caldo. Proseguiamo quindi in discesa per poi risalire fino al piccolo rifugio Sennes, immerso nel bianco della neve.

DIFFICOLTA’: MS, S2

DISLIVELLO: salita 900 metri, discesa 950 metri.

Fannes Sennes natural park

GIORNO 7: SENNES – BRAIES

Di certo l’ultimo giorno non può che essere spettacolare: anche oggi risaliremo ad una forcella che segna lo spartiacque tra due zone molto diverse, lasceremo infatti la Val Badia per terminare il nostro tour in Val Pusteria. Per chi avesse ancora energie da spendere, è possibile abbinare la breve salita alla forcella ad una cima di grande soddisfazione ma anche di elevato impegno. Dalla forcella ci godiamo una discesa, molto varia e non banale. La discesa termina infine sul lago ghiacciato di Braies, ormai famosissimo e forse troppo frequentato nella bella stagione. Per fortuna siamo di inverno ed il ricordo del lago con alle spalle i monti appena sciati rimarrà indelebile nella nostra memoria.

Col taxi andiamo in hotel in Val Badia per il meritato ristoro e sauna.

DIFFICOLTA’: BS, S2-S3

DISLIVELLO: salita 400 metri, discesa 1200 metri.

crossing the frozen Braies lake, on the last day of the trip

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Your voice

Echoo
Fabrizio ha organizzato un itinerario fantastico per il mio primo tour sugli sci. È stato abbastanza impegnativo ma non mi sono sentita completamente esausta dopo il primo giorno. La zona è assolutamente bellissima e l’esperienza nel rifugio è stata un piacere, con buona compagnia da parte degli altri ospiti e ottimo cibo. Ha persino trovato della buona neve per farci sciare, il che è stato davvero impressionante considerando le condizioni che abbiamo trovato! Lo raccomando al 100% e tornerò.
Regina J.
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Grazie della fiducia

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Sci alpinismo Dolomiti: impegnativo scialpinismo fuoripista

Quando la montagna si veste di bianco e si avvolge di affascinanti silenzi e panorami mozzafiato, la miglior maniera di entrare in questo paradiso è spingere i propri sci, a ritmo lento e cadenzato, sul manto candido. La salita scorre piacevole, facendosi trasportare dalla forza degli scorci che si susseguono; lasciare poi il disegno delle proprie curve in discesa, è la ciliegina sulla torta.

In questa pagina vengono presentati delle proposte di sci alpinismo “difficile”. Ciò che caratterizza questi itinerari sono dislivelli anche superiori a  1200 metri di dislivello e difficoltà tecniche che richiedono una buona padronanza degli sci. Non parliamo certo di sci estremo, ciò che vogliamo farvi scoprire in queste gite sono le grandi salite ai 3000 delle Dolomiti e non solo!

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PROGRAMMA PERSONALIZZATO

Tutte le attività che offriamo vengono personalizzate sulla base delle vostre esigenze:
Scriveteci una mail di richiesta in cui oltre a specificare le vostre date e meta in Dolomiti preferite (se ne avete), ci fornite sinteticamente anche alcune preziose informazioni sulla vostra esperienza pregressa e forma fisica.
In base alle vostre capacità, esperienza e desideri vi proporremo un pacchetto di attività su misura per voi.

Gite di gruppo

Oltre alle gite private, possibili tutti i giorni dell’inverno, organizziamo anche delle gite di gruppo: andando sulla pagina dedicata, troverai il calendario da cui poter prenotare il tuo posto per una gita.

ATTREZZATURA

Le guide alpine forniscono gratuitamente il kit ARTVA, pala e sonda qualora necessario. E’ richiesta l’attrezzatura di sci, pelli, scarponi che può essere nolleggiata in negozio in loco (farlo presente per mail nell’iscrizione).

Si consigliadi inossare capi traspiranti e vestirsi a strati: qui nel dettaglio.

La vostra Guida Alpina

L’attività di arrampicata è condotta da una Guida Alpina, con relativa certificazione internazionale UIAGM/IFMGA. Le guide alpine locali sono certamente i migliori conoscitori di queste montagne e vi garantiscono sicurezza e divertimento.

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Programma

Alcune gite “difficili”

MARMOLADA

CIMA LA BANCA (2875 metri).

Questa vetta, raggiungibile e sciabile fino dalla cima, offre una terrazza privilegiata su una delle pareti più impressionanti delle Dolomiti, la sud della Marmolada.  Oltre a questo panorama eccezionale, l’ambiente e i pendii che ci offre renderanno questa gita un ricordo indelebile.

DIFFICOLTA’: BSA, S3-S4

DISLIVELLO: salita, discesa 1400 metri.

 

Dolomites ski mountaineering: Marmolada, Ombretola.

MARMOLADA 

PUNTA PENIA 3343 metri.

Coi suoi 3343 metri, Punta Penia è la vetta più alta della Marmolada e dunque delle Dolomiti. Questa gita è quindi ambitissima meta primaverile: la lunghezza dell’itinerario e la quota elevata possono senz’altro spaventare qualcuno, ma la soddisfazione di raggingerne la croce di vetta è un richiamo irresistibile per molti.

DIFFICOLTA’: OSA, S3

DISLIVELLO: salita e discesa 1300 metri.

 

 

the wide slopes of Marmolada north face after a challenging backcountry ski touring

VAL BADIA

PIZ DE LAVARELLA (3055 metri)

Questo splendido 3000 domina  la Val Badia con il suo ripido versante Ovest, mentre, su quello est, si svolge il nostro itinerario di salita che prevede basse difficoltà tecniche, un lungo sviluppo, e un paesaggio di unica bellezza attraverso la Val di Fanes. L’itinerario può anche essere combinato con un’ altra discesa cosi da compiere una stupenda traversata.

DIFFICOLTA’: OSA, S2-S3

DISLIVELLO: salita e discesa 1300 metri.

 

Ski-touring, Lavarella, Val di Fanes, Dolomites.

CORTINA D’AMPEZZO

ANTELAO (3264 metri)

L’antelao è uno dei colossi Dolomitici tra i più riconoscibili e imponenti: infatti la sua forma a piramide svetta tra tutte ed è riconoscibile da ogni angolo delle Dolomiti. Sciare questa vetta è un sogno alla portata di persone ben allenate e tecnicamente preparate.

DIFFICOLTA’: OSA, S3-S4

DISLIVELLO: salita 2030 metri, discesa 2030 metri.

 

 

backcountry ski tours: Cortina d'Ampezzo, Antelao, Dolomites.

CORTINA D’AMPEZZO

TOFANA DI ROZES (3225 metri).

La Tofana di Rozes è sicuramente uno dei 3000 delle Dolomiti più belli per lo sci alpinismo. Infatti è possibile sciare direttamente dalla vetta, senza incontrare difficoltà tecniche estreme ma pendii dall’inclinazione perfetta per lo sci!

DIFFICOLTA’: OSA, S3

DISLIVELLO: salita e discesa 1200 metri.

 

Cortina d' Ampezzo, Tofana, almost at Giussani hut

VAL ZOLDANA

PELMO (3168 metri)

Il Pelmo è anche conosciuto come Trono di Dio, infatti la forma è proprio quella di una comoda poltrona, con ripide pareti sul versante nord e pendii molto piacevoli dal punto di vista sciistico. Ciò che però caratterizza questa ascensione è un tratto di parete verticale che se in discesa viene superato con una calata, in salita necessita di essere arrampicato con difficoltà di quarto grado.

DIFFICOLTA’: OSA, S4

DISLIVELLO: salita e discesa 1750 metri.

 

Val Zoldana, Pelmo, Dolomites.

VAL BADIA

CIMA PUEZ (2913 metri) traversata.

Questo itinerario si può considerare una classica sci alpinistica di alto livello, la panoramica cima viene raggiunta attraverso il bellissimo e non impegnativo vallone D’Antersass. Toccata la sommità, anzichè tornare sui nostri passi, ci dirigiamo sul versante opposto per scendere il canalone nord, che oppone difficoltà tecniche piuttosto sostenute.

DIFFICOLTA’: OSA, S3-s4

DISLIVELLO: salita, discesa 1400 metri.

 

gran paradiso ski tour

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Your voice

Echoo
Da dove cominciare? Fabrizio è un vero professionista e ci ha portato in un’avventura che ha superato le nostre aspettative. Ci ha tenuti al sicuro, ha spiegato le sue decisioni e ci ha insegnato nuove abilità che sfrutteremo nelle nostre future avventure in montagna. Fabrizio è amichevole, facile da parlare e il suo inglese è eccellente. Imparare la storia e la geologia della regione in cui stavamo sciando è stato un ulteriore piacere. Grazie mille, Fabrizio!
Joseph Spampinato
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Sci alpinismo backcountry dolomiti livello intermedio.

Quando la montagna si veste di bianco e si avvolge di affascinanti silenzi e panorami mozzafiato, la miglior maniera di entrare in questo paradiso è spingere i propri sci, a ritmo lento e cadenzato, sul manto candido. La salita scorre piacevole, facendosi trasportare dalla forza degli scorci che si susseguono; lasciare poi il disegno delle proprie curve in discesa, è la ciliegina sulla torta.

In questa pagina vengono presentati delle proposte di sci alpinismo “intermedio”. Ciò che caratterizza questi itinerari sono dislivelli tra gli 800 e i 1200 metri di dislivello e difficoltà tecniche, sia in salita che discesa, moderate. Ciò che quindi ci proponiamo, accompagnandovi in queste gite, è farvi divertire scoprendo panorami mozzafiato e discese su bella neve magari con qualche tratto più impegnativo.

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PROGRAMMA PERSONALIZZATO

Tutte le attività che offriamo vengono personalizzate sulla base delle vostre esigenze:
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In base alle vostre capacità, esperienza e desideri vi proporremo un pacchetto di attività su misura per voi.

Gite di gruppo

Oltre alle gite private, possibili tutti i giorni dell’inverno, organizziamo anche delle gite di gruppo: andando sulla pagina dedicata, troverai il calendario da cui poter prenotare il tuo posto per una gita. Il luogo esatto dipende dalle condizioni niveo-metereologiche.  Ottimo come base di appoggio è la zona di Colle Santa Lucia o Caprile.

ATTREZZATURA

Le guide alpine forniscono gratuitamente il kit ARTVA, pala e sonda qualora necessario. E’ richiesta l’attrezzatura di sci, pelli, scarponi che può essere nolleggiata in negozio in loco (farlo presente per mail nell’iscrizione).

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La vostra Guida Alpina

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Alcune gite “intermedie”

PASSO SAN PELLEGRINO – FALCADE

PASSO DELLE CIRELLE – CIMA CADINE (2885 metri).

La salita si svolge lungo i soleggiati pendii del versante sud del passo S. Pellegrino. Saliamo facilmente fino al passo delle Cirelle, che è un itinerario frequentato, poi proseguiamo con difficoltà crescenti verso questa bella e panoramica vetta, dalla quale ci attende una discesa emozionante.

DIFFICOLTA’: BSA, S3

DISLIVELLO: salita, discesa 1050 metri.

 

backcountry skiing and ski touring in the Dolomites

MARMOLADA 

FORCELLA MARMOLADA – TRAVERSATA (2896 metri)

Questa stupenda traversata combina l’ambiente maestoso del ghiacciaio della Marmolada, con una discesa in ambiente solare verso la Val Contrin. Il passaggio della forcella richiede un po’ di dimestichezza alpinistica e spesso è necessaria una piccola calata in corda. Il rientro avviene in taxi o con mezzi pubblici.

DIFFICOLTA’: BSA, S3

DISLIVELLO: salita 400 metri discesa 1200 metri.

 

 

Ski-touring, Marmolada, Forcella Vernel Dolomites.

VAL DI FASSA – POZZA DI FASSA

SASSO DELLE 11 (2551 metri)

Questa gita ci porta in cima ad una delle vette più panoramiche della Val di Fassa, fortunatamente il terreno è, fino al punto più alto, mai difficile e con pendenze ideali per lo sci alpinismo. Questo la rende una gita consigliatissima durante tutto l’inverno.

DIFFICOLTA’: MSA, S2

DISLIVELLO: salita e discesa 1150 metri.

 

grand dolomite skitour 98

VAL BADIA – VAL GARDENA

SAS CIAMPAC (2667 metri)

L’itinerario che proponiamo cogniuga una salita in ambiente quanto mai vario e soleggiato, con una discesa che alterna tratti di puro entusiasmo su neve quasi sempre ottima, a tratti in cui non è facile intuire il passaggio giusto. Infine entriamo nella spettacolare Vallunga che ci porta a Selva di Val Gardena. Il rientro a Colfosco avviene tramire impianti.

DIFFICOLTA’: BS, S3

DISLIVELLO: salita 700 meti, discesa 1050 metri.

 

 

sas ciampac 6

VAL GARDENA – SELVA DI VAL GARDENA

COL TORONN (2655 metri).

Questo itinerario risale la bella e ampia Val Chedul fino ad una forcella, oltrepassata la quale la gita prosegue senza opporre grosse difficoltà, fino alla splendida vetta.

DIFFICOLTA’: BS, S2

DISLIVELLO: salita e discesa 1050 metri.

 

sas ciampac 17

CORTINA D’AMPEZZO – CRODA ROSSA

FORCELLA COLFIEDO, traversata (2721 metri)

Questa salita ci riserva un lungo e rilassante tratto nel bosco, per poi sbucare, come d’incanto, in un ambiente di alta montagna. Così, circondati da alte pareti, zizzaghiamo fino a raggiungere la forcella. Da qui un incredibile discesa sul versante opposto, ci riporterà a valle.

DIFFICOLTA’: BS, S3

DISLIVELLO: salita e discesa 1200 metri.

 

classic saddle in Croda Rossa di Sesto

FALCADE – PASSO VALLES

MULAZ TRAVERSATA (2906 metri).

Lungo itinerario che però, se affrontato nel omento giusto, si trasformerà in una discesa lunga e memorabile, fino al paese di Falcade. Questa traversata prevede infatti di salire in vetta da Passo Valles o Passo Rolle. Le difficoltà maggiori, mai comunque eccessive, si trovano negli ultimi metri prima di toccare quest’ affascinante cima. Una volta scesi a Falcade, rientriamo al parcheggio con taxi.

DIFFICOLTA’: BSA, S2

DISLIVELLO: salita 1250, discesa 1812 metri.

 

medium backcountry skituring, Mulaz summit

MARMOLADA – SOTTOGUDA

MONTE PEZZA

Questa bella e isolata cima è una gita tipicamente invernale, dolci pendii ci portano fino a forcella Pianezze da cui si staglia la pala terminale che, grazie all’esposizione a sud, ci offre una neve solitamente assestata. Anche la bella cresta finale ci regala intense emozioni.

DIFFICOLTA’: MSA, S3

DISLIVELLO: salita e discesa 950 metri.

after a long tour in Marmolada, Val d'Ombrettola

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Echoo
Abbiamo fatto un tour sugli sci nelle Dolomiti per due giorni con una guida (Thomas). Ci siamo sentiti al sicuro. La guida era affidabile e flessibile. Fabrizio, che ha organizzato tutto, è stato anche professionale e amichevole. Consiglierei questa compagnia.
Raphaël Tulkens
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