Salita al Gran Paradiso per la via normale
A differenza di quello che si potrebbe pensare, il toponimo Gran Paradiso non vuole richiamare sensazioni prossime alla beatitudine da provare una volta in vetta; esso infatti deriva dal patois valdostano Granta Parei, ossia Grande Parete. In effetti questo massiccio imponente di roccia e ghiaccio è l’unica cima che supera i 4000 metri di altezza ad essere in territorio interamente italiano. Con la sua posizione privilegiata esso domina le valli di Valsavarenche e la Valnontey che, insieme anche alla valle di Rhêmes vanno a formare il parco nazionale del Gran Paradiso, istituito nel 1922 per tutelare lo stambecco. Oggi giorno, salendo verso i rifugi Vittorio Emmanuele II e Chabot, posti alla base del ghiacciaio, gli incontri con questo splendido animale sono comuni. La salita al Gran Paradiso per la via Normale, per quanto tecnicamente non particolarmente impegnativa, si svolge in un ambiente glaciale di alta montagna dal fascino assoluto ma che richiede comunque un buon allenamento per essere affrontato. La parte finale di cresta, invece, con la sua esposizione vertiginosa, regala la sensazione di camminare sull’aria.
DOVE
Il Gran Paradiso si trova in Valle d’Aosta, se è possibile ci organizzeremo per partire insieme dal Triveneto.
ATTREZZATURA
Tutta l’attrezzatura tecnica eccetto gli scarponi ed il vestiario è fornita dalla guida.
Info su vestiario in “cosa portare“
LA VOSTRA GUIDA ALPINA
L’attività di arrampicata è condotta da una Guida Alpina, con relativa certificazione internazionale UIAGM/IFMGA. Le Guida Alpina è, in Italia, l’unica figura autorizzata all’accompagnamento professionale su roccia. Inoltre le guide alpine locali sono certamente i migliori conoscitori di queste montagne e vi garantiscono sicurezza e divertimento.
I corsi che organizziamo sono strutturati come segue:
Via Normale
La normale al Gran Paradiso, programma
Partenza al mattino presto in auto e arrivo a Valsavarenche Pont (1899 m). Da qui un bel sentiero ci porta, in circa 2h e 30 al rifugio Vittorio Emmanuele II a 2732 m. Per oggi non ci rimane che rilassarci al cospetto del grande ghiacciaio che domani dovremo superare.
Salita alla vetta del Gran Paradiso
Usciti di buon ora dal rifugio, iniziamo a camminare su una morena formata da grossi blocchi di pietra, poi, una volta superate le morene laterali del ghiacciaio; inizieremo a salire sul Ghiacciaio del Gran Paradiso. Lungo il ghiacciaio bisognerà superare la famosa Schiena d’Asino, poi, pasati presso la Becca di Moncorvé, arriveremo alla crepacciata finale, superata la quale affronteremo l’ultimo ostacolo: l’affilata cresta che in breve ci porterà alla madonnina di vetta. Una volta goduto dello stupendo panorama, non ci rimarrà che intraprendere il lungo percorso a ritroso verso valle.
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