Il freeride avanzato significa soprattutto sciare nei iconici canaloni delle Dolomiti..
Il freeride avanzato nelle Dolomiti significa, soprattutto, sciare nei loro famosi canaloni: Cortina d’Ampezzo offre una vasta varietà di canaloni ripidi, così come il massiccio del Sella, la Marmolada e molti altri.
Oltre agli itinerari famosi come la Val Mezdì o la Val Lasties, il massiccio del Sella offre decine di percorsi, alcuni davvero estremi. Il massiccio della Tofana, a Cortina d’Ampezzo, e quello della Marmolada sono altri due paradisi per lo sci fuoripista ripido. Se siete sciatori avanzati e volete provare canaloni ripidi, calate in corda doppia o cornici di neve da superare, le guide di Freewheeling vi accompagneranno alla scoperta del ripido in totale sicurezza.
DOVE ALLOGGIARE
Una buona idea è trovare alloggio in una posizione molto centrale nelle Dolomiti: se non vi dispiace un breve tragitto in auto, Selva di Cadore è equidistante da Cortina d’Ampezzo, dalla Marmolada e dal Pordoi. Se preferite non usare l’auto, possiamo iniziare il nostro tour sciistico da Arabba in direzione del Sella e della Marmolada.
SU MISURA
Per il freeride avanzato nelle Dolomiti guidiamo solo piccoli gruppi privati (max. 3-4 persone): gli itinerari vengono scelti in base al livello tecnico più basso del gruppo. Quando parliamo di freeride avanzato, ci riferiamo a un’ampia gamma di difficoltà: dai canaloni brevi e ripidi, dove una caduta non sarebbe pericolosa, a itinerari complessi che richiedono l’uso della corda o che attraversano una zona in cui non è ammessa alcuna caduta. A seconda delle condizioni della neve e del vostro livello tecnico, vi porteremo nei luoghi migliori!
PERCHÈ FreeWheeling Dolomites
In generale, per qualsiasi tipo di richiesta, ma ancor di più per quelle non convenzionali, crediamo fermamente che parlare direttamente con una guida renda la vostra giornata speciale: nella maggior parte dei casi sarà esattamente ciò che stavate cercando. Quando ci scrivete la prima persona a leggere la vostra email è una guida IFMGA del nostro piccolo gruppo.
ATTREZZATURA
L’ARTVA, la sonda e la pala sono obbligatori e saranno forniti da noi (inclusi nel prezzo) se non ne possedete di vostri. Anche il casco è obbligatorio. Nel caso in cui fossero necessari imbrago e ramponi, saranno forniti da noi. In questa pagina potete leggere Cosa portare.
Canaloni del Sella e Marmolada
CANALONI HOLZER E JOEL.
Questi due canaloni sono classici canaloni ripidi con facile accesso dalla funivia del Pordoi: l’Holzer è esposto a nord, mentre il Joel è esposto a sud. Entrambi sono molto stretti e in alcune sezioni gli sciatori devono scivolare lateralmente, poiché il canalone non è abbastanza largo per fare una curva.
L’Holzer non richiede alcuna scalata, ma dopo il primo tratto abbastanza ampio, il canalone diventa molto più stretto. Gli sciatori devono fermarsi su un piccolo punto pianeggiante per eseguire una calata in corda doppia. La calata permette di superare una cascata di ghiaccio. In condizioni normali, la lunghezza della calata è di circa 20 metri. In alcune stagioni, il livello della neve all’interno del canalone può essere così alto da coprire completamente la parte ghiacciata, evitando del tutto la necessità di scendere in corda doppia: incredibile ma vero!
Per raggiungere l’ingresso del canalone Joel, gli sciatori devono affrontare una breve ma ripida salita fino a una sella. Salire richiede dai 10 ai 25 minuti, a seconda di quanto è profonda la neve. Comunque, le prime impronte lasciate qui saranno le prime tracce sulla discesa dall’altro lato della sella! Il canalone è molto ripido e, a causa della sua esposizione, è fondamentale affrontarlo solo in condizioni favorevoli. Se vediamo che la neve all’ingresso è troppo dura, sicuramente decideremo di tornare indietro e sciare qualcos’altro!
HOLZER:
Avvicinamento dalla stazione della funivia: 0 metri.
Discesa: 1100 metri.
Pendenza massima: 50°.
JOEL:
Avvicinamento dalla stazione della funivia: 80 metri.
Discesa: 650 metri.
Pendenza massima: 45°.

PIZ MIARA, VALON DE MEISULES E VAL DE LITRES.
Piz Miara: Questo itinerario di sci fuoripista avanzato è uno dei più spettacolari delle Dolomiti e richiede buone competenze alpinistiche e condizioni di neve sicure. I punti salienti includono un lungo avvicinamento, una lunga discesa (con impianti di risalita) e un canalone infinito dove la neve è spesso eccellente. Dalla stazione della funivia del Pordoi dobbiamo attraversare tutto l’altopiano superiore del massiccio del Sella; questo avvicinamento richiede più di 2 ore e mezza, nonostante il modesto dislivello. La discesa inizia dalla grande croce di vetta del Piz Miara. Il primo ostacolo è spesso una cornice da rompere o attraversare con l’aiuto della corda. Il canalone è abbastanza largo da consentire belle curve, ma gli ostacoli non sono finiti: ci attende una lunga calata in corda doppia lungo una parete rocciosa verticale. Dopo, il terreno rimane ripido e un canalone nascosto è l’unica via per attraversare un’altra parete verticale…
Val de Litres: Un altro fantastico itinerario di freeride avanzato! Questa volta l’avvicinamento è molto più breve e non richiede l’uso delle pelli, ma non sottovalutate la difficoltà di questo itinerario. È facile perdersi e le conseguenze possono essere davvero gravi. Anche qui c’è una calata, ma questa volta si tratta di un passaggio molto stretto sulla neve, decisamente più semplice rispetto a quello del Piz Miara! Questi due itinerari possono essere tra i momenti più memorabili delle nostre settimane di freeride: date un’occhiata a questi 3 link:
Freeride ski safari Dolomiti.
PIZ MIARA, VALON DE MEISULES.
Accesso dalla stazione della funivia: 350 metri, 2h30.
Discesa: 1050 metri.
Pendenza massima: 45°/50°.
VAL DE LITRES.
Accesso dalla stazione della funivia: 60 metri, 20 minuti.
Discesa: 1100 metri.
Pendenza massima: 40°/45°.

FORCELLA MARMOLADA.
Questa proposta combina due lunghe discese, una sul versante nord della Marmolada, attraverso il ghiacciaio, e la seconda sul ripido versante sud. Per questo itinerario è prevista una salita con le pelli di circa 1 ora e una difficile ascesa che porta al piccolo passo della Marmolada. Ma andiamo con ordine! L’itinerario inizia con la lunga funivia della Marmolada che porta alla sommità. Da lì scenderemo lungo il ghiacciaio, una lunga corsa su un terreno molto aperto. Dopo circa 750 metri di pura adrenalina, troveremo un passaggio sopra una cresta rocciosa per spostarci sull’estremo lato destro del ghiacciaio.
Ora è il momento di passare in modalità salita. Per circa 1 ora e 30 minuti saremo all’ombra fredda delle alte pareti sopra il ghiacciaio. L’ultimo tratto per raggiungere la forcella è molto ripido, quindi sarà necessario trasportare gli sci nello zaino e salire con ramponi e piccozza. Questo sforzo sarà ripagato quando raggiungeremo la cima, con la vista mozzafiato della discesa che ci aspetta sull’altro lato! Finalmente il sole scalderà i nostri corpi, ma prima di iniziare a sciare c’è una calata in corda doppia che ci porterà sulla neve.
La discesa è epica: 1200 metri di freeride su un terreno magnifico. Dopo il primo tratto ripido, la pendenza si addolcisce, permettendo agli sciatori di rilassarsi e godersi il panorama. Alla fine, una strada forestale ci riporterà a valle.
TRAVERSATA MARMOLADA NORD-SUD.
Salita: 400 metri.
Discesa: 1950 metri.
Pendenza massima: 35°/40°.

Canaloni di Cortina d’Ampezzo
VALLON DE RAOLA.
Lontano dal comprensorio sciistico, questa fantastica discesa si sviluppa lungo un canalone senza fine. La pendenza non è mai estremamente ripida, ed è davvero divertente! Tuttavia, a causa dell’avvicinamento al canalone, questo itinerario rientra nella sezione del freeride avanzato nelle Dolomiti: per raggiungere l’ingresso del canalone dobbiamo effettuare un lungo traverso dalla cima dell’ultima seggiovia del comprensorio della Tofana.
Questa parte del percorso deve essere presa molto seriamente: il traverso si trova sopra enormi pareti rocciose ed è decisamente una no-fall zone. Anche la stabilità della neve deve essere attentamente valutata. Alla fine del traverso, proprio al passo dove inizia il canalone sul versante nord, troviamo un antico edificio. È impressionante pensare che durante la Prima Guerra Mondiale delle persone potessero vivere qui, anche in inverno, a quasi 3000 metri, tra pareti verticali, sotto la neve, al freddo e con metri di neve sopra la testa!
Dopo una meritata pausa, iniziamo la nostra incredibile discesa fuoripista, che si concluderà in una valle remota chiamata Travenanzes. Il rientro è un po’ faticoso, poiché dobbiamo spingerci lungo un circuito di sci di fondo per raggiungere finalmente la fermata dell’autobus, che ci riporterà a Cortina d’Ampezzo.
Salita: 0 metri.
Discesa: 1500 metri.
Pendenza massima: 35°/40°.

BUS DE TOFANA.
Con la funivia “Freccia nel Cielo” raggiungiamo le piste all’ombra delle pareti della Tofana di Mezzo. Qui saliamo con le pelli per circa 45 minuti fino a raggiungere un grande arco. Il caratteristico foro è visibile da lontano ed è l’ingresso a questo magnifico itinerario.
Questa volta la salita avviene dal lato nord, mentre la discesa si sviluppa sul versante soleggiato. Sciare al sole spesso significa scegliere il momento giusto per partire, quando la neve non è ghiacciata ma abbastanza morbida per una discesa piacevole. La pendenza è piuttosto ripida all’inizio. Si passa vicino al Rifugio Giussani e si prosegue sotto la maestosa massa dei Pilastri delle Tofane. A questo punto la sciata diventa più rilassata, permettendoci di fare ampie curve.
Raggiungiamo il Rifugio Dibona, dove possiamo fare una meritata pausa. Dopo esserci ristorati, continuiamo nel bosco fino a ricollegarci alle piste battute. Se desiderate trascorrere una settimana a sciare nelle Dolomiti, di solito visitiamo Cortina e i suoi itinerari durante una settimana in hotel.
Salita: 200 metri.
Discesa: 1050 metri.
Pendenza massima: 40°.

CANALONE DELLA COLONNA.
Il nome di questo itinerario deriva dal singolare pilastro di roccia situato lungo la discesa. Questa linea estetica è visibile dal fondovalle e l’attrazione per lo sguardo di un freerider è quasi irresistibile! Certamente questa linea non può essere sciata in qualsiasi momento della stagione, ma richiede un buon strato di neve alle quote più basse, dove dovremo sciare tra i cespugli per trovare il percorso verso il paese.
La pendenza non è mai estrema, ma alla fine del canalone l’itinerario svolta a sinistra, sopra alte pareti rocciose, un’altra no-fall zone! Dalla funivia della Tofana scendiamo lungo la pista battuta, lasciandola presto per affrontare una breve ma ripida salita, dove a volte i ramponi possono essere utili.
Salita: 100 metri.
Discesa: 1100 metri.
Pendenza massima: 40°.

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