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ferrate dolomitiche intermedie

Le ferrate dolomitiche intermedie

In questa sezione vengono presentati degli esempi di Vie Ferrate di difficoltà intermedia, quindi itinerari indicati a persone in buona forma, non necessariamente con esperienza in montagna ma che non temono la fatica. Le vie Ferrate in Dolomiti non iniziano mai dal parcheggio, ma prevedono quasi sempre un avvicinamento e un ritorno a piedi. Quindi oltre alla difficoltà tecnica dell’arrampicata, i fattori di cui bisogna tener conto sono anche il dislivello totale dell’escursione e l’esposizione al vuoto. In questi suggerimenti troverete dunque una difficoltà complessiva intermedia con passaggi su roccia che richiedono un certo sangue freddo!

 

tipo di attività

Via Ferrata

 

esperienza richiesta

Buon livello di allenamento

 

programma personalizzato

vedi “info”

 

Info
Durata
livello
DOVE
PROGRAMMA PERSONALIZZATO
ATTREZZATURA
OFFERTA ALL-INCLUSIVE
LA VOSTRA GUIDA ALPINA
7 ferrate per 7 valli.

Via Ferrata intermedia in VAL GARDENA: Pisciadù

La via Ferrata Tridentina è una delle più conosciute e sicuramente un “master-piece” delle ferrate in Dolomiti. Partendo in prossimità del passo Gardena in breve si arriva all’attacco di questa ferrata che con un lungo percorso si addentra nel cuore del gruppo del Sella. A inizio stagione si può godere del privilegio di scalare a fianco di una grande cascata d’acqua. La ferrata continua a stupirci fino alla fine quando un aereo passaggio su di uno stretto ponticello segna la fine della salita. A coronare l’ascensione cè il buon ristoro che il rifugio Pisciadù garantisce, prima di affrontare la discesa, non priva di impegni, lungo il vallone del Pisciadù.

tempo: 30 min avvicinamento, 3h30 ferrata, 1h30 discesa.

 

 

PASSO S.PELLEGRINO, Costabella

La ferrata Bepi Zac è un percorso più isolato e remoto di molti altri, è così che lungo questo itinerario ad anello, oltre al panorama dei monti circostanti, possiamo facilmente godere degli incontri con la fauna selvatica come stambecchi e aquile. L’avvicinamento è reso più breve dalla presenza di una seggiovia, grazie alla quale in circa 45 minuti raggiungiamo il rifugio Passo Selle. Dopo un buon caffè partiamo seguendo il cavo che ci porta ben presto a percorrere un affilata ed aerea cresta rocciosa. Questi luoghi furono teatro di guerra negli anni tra il 1915 e 1918, essi ci offrono ancora oggi interessanti spunti di riflessione. A concludere degnamente il giro troviamo il rifugio Fuchiade, rinomato per la sua cucina.

Tempo: 7 ore totali di cui 4 in ferrata.

 

 

MARMOLADA, ferrata delle Trincee

Come per il precedente percorso descritto, anche qui ci troviamo su un percorso storico ad anello, che percorre un affilata, a tratti affilatissima, cresta rocciosa. La ferrata delle Trincee sale e scende attraverso delle rocce che un tempo videro soldati italiani e tedeschi vivere a pochi metri di distanza, più impegnati forse ad affrontare una natura incredibilmente ostile piuttosto che un nemico comandato. Dopo un primo tratto veramente liscio, scaliamo in sali e scendi su passaggi entusiasmanti e di difficoltà più contenute; al nostro lato la vista sul ghiacciaio della Marmolada ci sovrasta per tutta la durata del percorso. Ultima sorpresa della ferrata: una lunga galleria scavata dai soldati che, imboccata in parete, ci deposita nei pressi del rifugio Padon.

Tempo: 1h avvicinamento, 4h ferrata.

 

CORTINA D’AMPEZZO, Punta Fiames

Punta Fiames è un affilata guglia ben visibile guardando, da Cortina d’Ampezzo, in direzione Fiames. Su di essa si snoda la ferrata Strobel che solo in apparenza vince una liscia parete, in realtà sfrutta una serie di cenge naturali che pian piano ci portano sulla piccola cima, ad ammirare le Tofane davanti a noi e le Dolomiti di Sesto dietro, più in lontananza. La discesa si svolge lungo un lungo canalone sassose dove potrete praticare una disciplina tutta dolomitica: lo sci su ghiaia!

tempo: 1h15 avvicinamento, 3h30 ferrata, 1,20 ritorno.

 

PASSO FALZAREGO, Punta Anna

La Ferrata di Punta Anna percorre uno spigolo che poi, raggiunta la sommità di punta Anna, prosegue fino alla cima della Tofana di Mezzo. Le caratteristiche salienti di questo itinerario un avvicinamento breve, una divertente arrampicata atletica e un esposizione costante. Pur presentando diversi passaggi impegnativi, è comunque da considerarsi di difficoltà globale media. La discesa è poi resa rapida e divertente dalla presenza di un lungo ghiaione che ci permette di “sciare” sul suo soffice letto di piccoli sassetti, prima di arrivare al rifugio Dibona e al meritato ristoro.

tempo: 40 min avvicinamento, 3h ferrata, 1h20 rientro.

 

VAL BADIA, Piz da Lech

Questa ferrata supera un impressionante parete strapiombante, grazie ad una serie di camini e strettoie scovate lungo lo spigolo stondato della montagna. Oltre però ad un percorso astuto è stato necessario l’impiego di diverse scale metalliche. Il risultato è sicuramente una ferrata divertentissima, in ambiente lunare. Inoltre l’avvicinamento è brevissimo, grazie a due impianti che dal paese di Corvara ci portano senza fatica già in alta quota. La ferrata raggiunge poi la cima del Piz da Lech da cui il panorama offerto è semplicemente impagabile. Dopo un buon panino si intraprende il sentiero di discesa che, dopo un piccolo tratto attrezzato ci riporta all’impianto.

tempo: avvicinamento 20 min, 3h30 ferrata, 1h20 discesa.

 

VAL DI FASSA, Masarè

Questa ferrata entra nel cuore di uno dei gruppi dolomitici più affascinanti: il Catinaccio. Grazie alla seggiovia possiamo alzarci subito di quota rendendo meno faticoso l’avvicinamento. La ferrata percorre un affilata cresta rocciosa, quella del Masarè, a picco sugli alpeggi di passo Carezza. I passaggi atletici e le scalette da superare non mancano, ma se ancora non fosse abbastanza, anzichè imboccare la discesa, è possibile proseguire fino alla cima della Roda de Vael!

tempi: 1 h avvicinamento, 3 h ferrata, 1 h rientro.

 

Prezzi

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