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Tour Prima Guerra Mondiale: da rifugio a rifugio

All inclusive

Sulle tracce della Prima Guerra Mondiale in ferrata: tour da rifugio a rifugio

Durante questo tour di sei giorni ripercorreremo delle ferrate facili o di media difficoltà nella zona di Cortina d’Ampezzo, che furono, ormai oltre 100 anni fa, teatro di epiche battaglie in alta quota tra i due eserciti Italiano e Austro-Ungarico. Oltre a divertirci su questi itinerari perfettamente attrezzati, potremo osservare da vicino trincee, gallerie, postazioni di sparo che oggi vanno a formare un autentico museo a cielo aperto, d’alta quota!

 

“Viene issato dai nostri un cannone quasi in cima alla Grande di Lavaredo ed in cima al monte Popera: il cannone che -sparava dalle stelle-. Si combatte sulle rocce delle Tofane, del Cristallo, del Paterno, della Croda Rossa di Sesto. Si porta ad un grado, che sarebbe apparso inconcepibile prima, la resistenza alle intemperie e al gelo, durante i due inverni più rigidi degli ultimi sessant’anni, vivendo ed operando per mesi e mesi sulle altezze supreme delle Tofane, del Cristallo, della Cima Undici, della Croda Rossa di Sesto…” Tratto da Dolomiti orientali Vol. 1, Antonio Berti

 

focus

famiglie
gruppi di amici

 

TIPO ATTIVITA

Tour ferrate con notti in rifugio

 

PROGRAMMA PERSONALIZZATO

Tutti i dettagli su “info”

 

QUANDO

Estate

 

programma modulare

da 2 a 6 giorni

 

Info
Durata
livello
DOVE
PROGRAMMA PERSONALIZZATOCUSTOMISED PLAN
ATTREZZATURA
pacchetto all-inclusive
LA VOSTRA GUIDA ALPINA
Giorno per giorno

Il programma di 6 giorni illustrato di seguito è a titolo di esempio: in base alla vostra disponibilità concorderemo un programma personalizzato, da 2 a 6 o più giorni. 

ARRIVO IN DOLOMITI

Arrivo autonomo (taxi o mezzi pubblici) a passo Falzarego e collocazione in hotel. Pochi chilometri sotto il passo Falzarego si trova Castello di Andrax, piccolissimo borgo immerso nella foresta famoso per la presenza di un antico castello medievale arroccato su uno sperone roccioso.
Collocazione in hotel.

 

Primo giorno del tour della Prima Guerra Mondiale

Ferrata del Sass de Stria: dall’hotel dove abbiamo passato la prima notte iniziamo la nostra giornata con uno stupendo trekking che, inizialmente si snoda tra abeti e un ricco sottobosco, ma ben presto ci porta a raggiungere gli alpeggi dai quali cominciamo a intravedere lo spettacolare scenario delle cime Dolomitiche. Dopo circa due ore di trekking, raggiungiamo le prime rocce della parete sud del Sass de Stria ci prepariamo ad affrontare la prima Ferrata del nostro tour, quella dedicata al Sottotenente Mario Fusetti, deceduto durante la Prima Guerra Mondiale, proprio su questo monte.  Una volta conclusa la divertente ferrata non rimane che continuare tra le antiche trincee fino in cima. Infine scendiamo al rifugio Valparola, che ci offre, oltre ad una superba vista su tutta la Val Badia, anche un ottima cena!

tempo: 2h30 trekking, 1h30 ferrata, 1h rientro.

 

 

Secondo giorno: le gallerie del Lagazuoi

Tunnel del Piccolo Lagazuoi: dal rifugio Val Parola partiamo e dopo circa 20 minuti di cammino ci troviamo all’ombra del Piccolo Lagazuoi. Un faticoso sentiero si inerpica su un ghiaione. Già attraversando l’intrico di trincee possiamo intuire che qui, come forse in nessun altra  montagna, la guerra di posizione ha raggiunto il suo apice. Ed infatti buchi e trincee si susseguono mano a mano che ci inerpichiamo verso la cima. Terminata la salita e raggiunta la vetta, ci attende non solo un incredibile panorama, ma anche un buon ristoro presso il rifugio Lagazuoi. A questo punto, indossata la luce frontale iniziamo la discesa attraverso un interminabile galleria che fu costruita dai soldati italiani nelle viscere della montagna e infine utilizzata per l’esplosione di un enorme mina che avrebbe cambiato per sempre la fisionomia dellintera montagna. Usciti dal tunnel non ci resta che raggiungere il bel rifugio Col Gallina dove passeremo la notte.

tempo: 3h salita, 2 ore discesa.

 

Terzo giorno: il tour prosegue con la ferrata degli alpini

Ferrata degli alpini, Col dei boss: dal rifugio Col Gallina in circa 40 minuti di cammino raggiungiamo una zona di ruderi con edifici di notevoli dimensioni: è l’ospedale militare italiano costruito nel 1916 sotto alte pareti, al riparo dal fuoco nemico. Nonostante il complesso di costruzioni sia andato in rovina, il contrasto tra la mole degli edifici e l’ambiente di alta montagna che li circonda, è sicuramente in grado di suscitare sgomento nell’osservatore. Proprio qui inizia un lungo spigolo roccioso che in circa 3 ore di divertente arrampicata ci porterà sulla vetta del Col dei Boss. Da questa cima iniziamo un trekking lungo un brullo e spettacolare altipiano teatro anch esso di un assurda guerra di posizione, iniziando poi a scendere di quota, fino a raggiungere il rifugio Dibona, proprio ai piedi della Tofana di Rozes. Per i più allenati è anche possibile una deviazione per visitare il Castelletto e le sue gallerie.

Tempo: 40 minuti avvicinamento, 3 h ferrata, 2h30 trekking.

 

Quarto giorno: la Tofana di Mezzo

Ferrata di punta Anna: oggi ci attende la ferrata più atletica del nostro Tour, la ferrata corre infatti lungo un affilato spigolo che poi, raggiunta la sommità di Punta Anna, prosegue fino alla cima della Tofana di Mezzo. Le caratteristiche salienti di questo itinerario sono un avvicinamento breve, una divertente arrampicata atletica e un esposizione costante. Pur presentando diversi passaggi impegnativi, è comunque da considerarsi di difficoltà globale media. La discesa è poi resa rapida e divertente dalla presenza di un lungo ghiaione che ci permette di “sciare” sul suo soffice letto di piccoli sassetti, fino a raggiungere il rifugio Giussani. Questo rifugio si erge su una brulla pietraia, incastonato tra alte pareti e si trova esattamente sulla quella che fu la prima linea dei combattimenti. Ed è proprio qui che una lapide ricorda la caduta del generale Cantore.

Tempo: 40 minuti avvicinamento, 3h, 30 ferrata, 1h discesa.

 

Quinto giorno: la Tofana di Rozes

Ferrata Lipella: il programma di oggi è un po’ particolare, infatti percoreremo la lunga ferrata Lipella all’incontrario: anzichè salire lungo la parete est della Tofana di Rozes, scenderemo. Dopo la prima colazione in rifugio iniziamo a percorrere il comodo sentiero che ci porta all’inizio (fine) della ferrata. Nel silenzio del primo mattino, osservando i reperti di guerra a quasi 3000 metri di quota, riusciamo forse a capire un po’ meglio cosa doveva significare per un soldato ritrovarsi qua, immerso nello stesso silenzio, magari di inverno. Iniziamo ora il lungo ed entusiasmante percorso che ci porterà, tra cengie e scalette a scendere di nuovo alla base fino a raggiungere il rifugio Dibona, che due giorni prima ci aveva ospitati. Ma oggi, sfruttando un passaggio in seggiovia, andiamo a dormire nel famoso rifugio Scoiattoli, per un’ ultima serata del nostro tour, davvero memorabile.

Tempo: 30 minuti avvicinamento, 4h30 ferrata

 

Sesto giorno: conclusione del nostro tour ferrata

Ferrata Averau: dopo un abbondante colazione al rifugio Averau inizia quella che sarà la degna conclusione di un tour eccezzionale; oggi il programma è un po’ più blando, perchè è l’ultimo giorno e la giornata di ieri è stata impegnativa ed anche perchè, al termine di una così avventurosa settimana, vogliamo anche concederci una bella passeggiata in centro a Cortina d’Ampezzo e perchè no, un po’ di shopping. Così in 30 minuti raggiungiamo l’attacco della ferrata Averau, la ferrata è breve ma l’ascensione alla cima, nel suo complesso, di grande soddisfazione. Dopo le rituali foto di vetta iniziamo un bel trekking in discesa che pian piano ci riporterà a passo Falzarego, punto da cui eravamo partiti il primo giorno. La settimana, come dicevamo, termina a Cortina d’Ampezzo, la cittadina, cosi detta “perla delle Dolomiti” offre bei negozi e un meritato aperitivo. Stanotte, finalmente, dormirete in un bel albergo con tutti i confort.

Tempo: 30 minuti avvicinamento, 2h ferrata, 1h30 discesa.

 

Prezzi

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