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Arrampicate in montagna dal rifugio

All inclusive

Nel cuore della montagna: arrampicate dal rifugio

Per le arrampicate in montagna il ruolo del rifugio alpino è fondamentale. Un rifugio alpino in Dolomiti, presenta tipicamente un accesso a piedi (o a volte in auto, nel caso dei passi per esempio), e offre un accoglienza semplice ma completa: vengono serviti pasti caldi con un livello di cucina spesso molto simile a quello di un buon ristorante, sale comuni ben riscaldate e camere confortevoli, a volte anche private. A seconda del rifugio e della disponibilità di una fonte, possono esserci comodi bagni con doccia. L’esperienza in rifugio è senz’altro totalizzante: qui non manca certo il contatto con la natura, le albe e i tramonti sono lo spettacolo più atteso. Uscire presto al mattino e ritrovarsi già circondati da alte pareti rende l’andar per monti un gesto di naturale bellezza, ritrovarsi alla sera attorno ad un fuoco acceso a parlare della giornata trascorsa, fissa nella nostra memoria momenti di indimenticabile serenità.

focus

permanenza in rifugio

attività

arrampicate dal rifugio

Livello

Da Medio a Avanzato

quando

estate

programma personalizzato

vedi “info”

Info
Durata
livello
DOVE
SERVIZIO PERSONALIZZATO
CARATTERE ITINERARIO
ATTREZZATURA
OFFERTA BEST DAYS
PACCHETTO ALL-INCLUSIVE
LA VOSTRA GUIDA ALPINA
PALE DI SAN MARTINO: ALLA RICERCA DELLA ROCCIA MIGLIORE

ARRIVO IN DOLOMITI

Arrivo autonomo (tax o mezzi pubblici) in Val dei Canali e pernotto in albergo: Cant del Gal o altri.

PRIMO GIORNO: arrampicata facile dal rifugio

oggi partiamo di buon mattino e affrontiamo i circa 1000 metri di dislivello positivo che ci porteranno, in circa 3 ore di cammino, al rifugio Pradidali. Qui, svuotati gli zaini in camera, ci concederemo una bella pausa ristoratrice. Ormai si sono fatte le 12 ma, complice una meteo favorevole, ci incamminiamo verso la vicina torre Pradidali.

TORRE PRADIDALI, via franceschini-fusai, V, 150 metri: in circa 25 minuti ci troviamo alla base di questo splendido torrione isolato. Scalata breve, qualità della roccia ottima, sono caratteristiche che la rendono perfetta per questa giornata. In circa 5 ore tra salita e discesa siamo nuovamente al rifugio pronti per gustare la cena.

SECONDO GIORNO: arrampicata alla cima Wilma

CIMA WILMA, via Castiglioni/Detassis, V+, 300 metri: dopo un’abbondante colazione iniziamo una nuova avventura. In circa 40 minuti di avvicinamento siamo alla base di questa splendida via. Essa si sviluppa parzialmente su placche, cosa alquanto insolita per gli itinerari aperti in quell’epoca. Raggiunta la cima in circa 4 ore iniziamo una complicata discesa che in circa 2 ore e mezza ci riporterà al rifugio Pradidali.
Ritorno in valle e fine tour oppure….

TERZO GIORNO: il must di Cima Canali

CIMA CANALI, via Buhl, VI-, 430+250 metri: La giornata di oggi la dedichiamo a quello che è la perla della zona nonchè principale obbiettivo della nostra vacanza: la via Buhl, su una cima bella e impegnativa come Cima Canali. La linea, che corre sotto la verticale della cima risulta vertiginosa ed esposta su roccia ottima. Per circa 6 ore la via ci tiene impegnati, dopo una meritata pausa in cima inizia la discesa per riportarci in rifugio dopo 9 ore dall’inizio della giornata. E’ ormai sera e un abbondante cena rinfranca gli stomaci e gli spiriti.
Ritorno in valle e fine tour oppure…

QUARTO GIORNO: trasferimento

RIFUGIO VELO DELLA MADONNA, ferrata del Porton + ferrata del Velo. Dopo le fatiche della giornata precedente meritiamo una giornata di relativo relax: colazione tardi (ore 7,30) poi caffè extra, saluti e partenza dal rifugio Pradidali alle ore 10.00. Oggi il programma della giornata prevedo lo spostamento dal rifugio Pradidali al rifugio Velo della Madonna: Seguendo la ferrata del Porton in circa 4 ore saremo al nuovo rifugio, i cui gestori, una coppia giovane e simpatica, saprà subito farci sentire a casa.

QUINTO GIORNO: la via perfetta

CIMA DELLA MADONNA, via spigolo del velo, V+, 400 metri: Questa via è così famosa da essere considerata la classica di tutto il gruppo delle Pale di San Martino. La sua fama è decisamente meritata visto che lungo tutto l’itinerario la roccia è assolutamente perfetta. La cima è panoramica ed emozionante e la discesa, mai banale, ci riconduce in due ore al rifugio. Dopo una pausa iniziamo il lungo sentiero che ci condurrà all’auto e alla fine del nostro tour.

PASSO FALZAREGO, A POCHI PASSI DALLE CIME

PASSO FALZAREGO: A POCHI PASSI DALLE CIME

Questa proposta si distingue nettamente dalla precedente per la comodità di accesso al rifugio, che in effetti si trova nei pressi di passo Falzarego, proprio sulla strada statale che da Cortina d’ampezzo porta verso la Val Badia o la val Fiorentina. Qui sacrifichiamo un po’ di isolamento per una certa comodità: il rifugio Col Gallina assomiglia più ad un piccolo albergo e anzichè portare grossi zaini in spalla per raggiungerlo, possiamo comodamente usare il trolley!
Preso possesso delle camere non rimane che cenare e pianificare la prima salita del tour.

PRIMO GIORNO: le torri di Falzarego

TORRE GRANDE DI FALZAREGO, via Dibona, V-V+, 300 metri: per ambientarci il primo giorno la nostra scelta ricade sulle iper classiche del passo falzarego: le torri di Falzarego. Qui un ampia scelta di vie ci conduce in cima a delle belle vette aguzze. La via Dibona è una splendida salita con delle belle placche e due tiri finali molto particolari. In circa 5 ore dal rifugio ci ritroviamo soddisfatti in vetta, un altra ora ci riporta a “casa”.

SECONDO GIORNO: arrampicate in montagna semplici a forcella Averau

MONTE AVERAU, via Alverà, IV-IV+, 200 metri: la meta di oggi è una bellissima cima che domina la val Costeana a nord e la val Fiorentina a sud, la via Alverà è un itinerario classico e abbastanza frequentato su roccia ottima, le difficoltà non sono mai estreme e la via si fa più impegnativa nella seconda parte, così da regalare una grande soddisfazione quando, dopo circa 3 ore di arrampicata, si esce presso la croce di vetta. In circa 1 ora e 30 torniamo al rifugio Col Gallina.

Fine tour oppure….

TERZO GIORNO: le Tofane

PRIMO SPIGOLO DELLA TOFANA DI ROZES, via primo spigolo, V-V+ 430 metri: oggi la sveglia suona presto e dopo un piccolo spostamento in auto parcheggiamo presso il rifugio Dibona. La Tofana di Rozes, rock star tra le pareti di Cortina, assomiglia a una fortezza medievale sorretta da alte torri: i pilastri. Ci incamminiamo e dopo 50 minuti di marcia raggiungiamo quell’elegante spigolo che circa  4 ore ci porterà sulla sommità del primo spigolo. Dopo 1 ora e 20 di discesa possiamo goderci la mertitata birra al rifugio Dibona.

Fine tour oppure….

QUARTO GIORNO: semplice relax!

OFFERTA BEST DAYS: perchè non approfittarne? dopo tre intensi giorni di scalata braccia e gambe urlano pietà! E’ il momento di godersi una giornata di relax, magari una passeggiata ad una malghetta, per gustare un ottimo pranzo, o un giro tra le vetrine del centro di Cortina d’Ampezzo, sono proprio il ristoro che il nostro corpo ci chiede. Con la guida alpina di freedolomites ci rivedremo domani, pronti per un altra bella arrampicata insieme!

Fine tour oppure….

QUINTO GIORNO: arrampicare sul Lagazuoi

LAGAZUOI NORD, via del Drago, V+, 280 metri: la giornata di oggi inizia prendendo il famoso impianto di risalita che conduce in cima al Piccolo Lagazuoi. Questo picco fu teatro di aspri combattimenti e colossali esplosioni durante la guerra del 1916-1918. I segni degli accadimenti sono ancora ben visibili durante il breve avvicinamento che ci porta all’attacco della via. L’itinerario vince sfruttando i punti più deboli di una liscia e repulsiva parete. La roccia è ottima. In 5 ore siamo in vetta.

Fine del Tour oppure…

SESTO GIORNO: sopra il lago

CIMA DEL LAGO, via diedro dall’Oglio, IV-IV+, 350 metri+50 metri: oggi un nuovo piccolo spostamento in auto ci porta in Val Badia, un paesaggio diverso di incommensurabile bellezza. La via che affronteremo è un altra classicissima su bella roccia. Unica piccola pecca, l’avvicinamento che richiede 1 ora e 40 di camminata in salita. Certo lo sforzo viene ripagato dal piccolo e incantevole laghetto alpino che scopriamo proprio alla base della via.

Fine tour oppure….

SETTIMO GIORNO: facile e bellissima via

COL BOCCIA, via Ghedina, V, 200 metri: salita poco conosciuta in ambiente spettacolare: l’avvicinamento dura circa un ora mentre la salita 3-4 ore. La vetta è bella e panoramica, sicuramente un ottimo punto sul quale terminare la nostra intensa settimana. Ora è tempo di tornare alla civiltà e al confort. L’ultima notte dormiremo in un bell’albergo a cortina, la sauna ci aspetta!

Fine del tour.